Precari in prima linea contro il coronavirus: interviene il MoPass Campania

“Come è possibile, che per essere assunti a tempo indeterminato c’è bisogno di appurare l’idoneità, mentre per lavorare al pari di un dipendente anche nell’emergenza l’idoneità al lavoro è concessa e riconosciuta a priori? Ci facciamo portavoce di una richiesta dei precari: il personale avente i requisiti previsti nel comma 2 del D.Lgs. 75/2017 non deve espletare alcuna prova selettiva per accertare l’idoneità all’impiego (perché è già stato selezionato…) ma la graduatoria dovrà essere esclusivamente per titoli, considerate le preferenze e i criteri previsti dalla legge in materia concorsuale al fine di poter esercitare la propria professione con le dovute, e sacrosante tutele”. Così il MoPASS (Movimento dei Precari Atipici e Subordinati della Sanità Regione Campania).

“Il 31/7/2018 la Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale della Campania ha sottoscritto le disposizioni in merito alla stabilizzazione del personale precario sec. il d.lgs 75/2017 e s.m.i. e a tutt’oggi l’iter non si è concluso, anzi, è stato bloccato! I precari hanno sempre avuto un ruolo fondamentale ed insostituibile: hanno e continuano a garantire i LEA ed ora in piena emergenza Coronavirus sono chiamati dalle Aziende per affrontare questa gravosa emergenza sanitaria. Nei servizi ospedalieri e territoriali lavorano fianco a fianco con i colleghi dipendenti condividendo responsabilità, turni e carichi di lavoro senza le doverose protezioni e tutele in materia di sicurezza sul lavoro! In quanto a doveri siamo tutti uniti e tutti uguali, ma con una differenza! il rischio di contagio professionale per i precari non è tutelato da nessuna norma di legge. Possibile che un precario debba salvaguardare la salute della collettività e qualora si ammali a causa del proprio contratto (cocopro 15 octies, co.co.co, P.IVA) non abbia il diritto di assentarsi dal lavoro per curare la propria malattia? esatto, il precario no. Oggi è tutto bloccato, eppure lo scorso 25 Marzo a seguito della sottoscrizione del “Protocollo Sicurezza e Prevenzione” firmato dai Sindacati Confederati CGIL, CISL e UIL ed il Ministro della Salute Roberto Speranza, si è dato un nuovo slancio alle procedure di stabilizzazione. In situazioni di emergenza si adottano misure d’emergenza. Per rendere disponibili il maggior numero di medici è stata riconosciuta abilitante all’esercizio della professione la sola laurea senza l’espletamento dell’esame di stato, vengono reclutati specializzandi e richiamati in servizio medici in quiescenza”.

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Redazione

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