Napoli. Coronavirus, Ronghi: “Gesac crea disoccupazione”

“La Società napoletana GESAC sembra voler cogliere l’“opportunità” della crisi prodotta dal “coronavirus” per chiedere un anno di CIGS per i propri dipendenti creando licenziamenti a catena nelle varie società che lavorano come indotto e privando di ogni speranza le centinaia di stagionali, nell’assordante silenzio di De Luca e di De Magistris”. E’ quanto dichiara Salvatore Ronghi, Segretario generale di CNAL

“I nostri sindacati contrariamente ad altri – continuano i sindacalisti del CNAL e de FAST, Giovanni Arnone e Antonio Ronghi – si sono rifiutati di sottoscrivere la proposta avanzata dalla GESAC perché lega il rientro dei lavoratori dalla Cigs a parametri e obiettivi non chiari e sicuramente irraggiungibili a breve. Così come non è chiaro il programma individuale dell’utilizzo degli ammortizzatori. Il nostro motivato parere contrario, oltre alla Società,  lo abbiamo trasmesso alla Regione Campania e al Ministero del Lavoro”.

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“E’ oltremodo grave la iniziativa della Gesac – afferma Ronghi – perche si ripercuote pesantemente sull’indotto aereoportuale, creando disoccupazione e togliendo ogni speranza alle centinaia di lavoratori utilizzati da anni a tempo determinato e che ora si vedrebbero precludere anche questa opportunità. Non è giusto che in piena crisi sanitaria una società importante e a partecipazione pubblica, come Gesac, sia la prima ad “approfittarne” per “prevedere una lunga crisi. Ora chiedo a De Luca e a De Magistris che iniziativa concreta intendono assumere per evitare questo brutto esempio”.

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Redazione

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