(VIDEO) In Campania assunzione di 797 infermieri

Alla Mostra d’Oltremare di Napoli sono state completate le procedure amministrative per l’assunzione a tempo indeterminato in Campania di 797 infermieri che hanno superato il concorso bandito dall’azienda ospedaliera Cardarelli e che prendono servizio nelle strutture delle Asl di Napoli, al Pascale e al Policlinico Federico II.

In particolare, 567 infermieri sono stati assegnati all’Asl Napoli 1, 70 all’ Asl Napoli 2, 130 all’Asl Napoli 3, 20 al Pascale e 10 al Policlinico Federico II. “Si tratta del primo blocco – ha dichiarato il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca – delle 7.600 assunzioni che stanno per partire nella sanità campana grazie al via libera avuto con l’uscita dal commissariamento. Una vera e propria rivoluzione in atto”.

“Una giornata bellissima. Vedere tanti giovani mi riempie di fiducia per il futuro”. “Voi – rivolgendosi ai vincitori del concorso – potete testimoniare che avete trovato lavoro senza dover piegare testa davanti a nessun padrone politico”.

(ANSA)


M5S,Ciarambino: “Infermieri, procedure di assunzione alla Mostra per assistere alloshow di De Luca”

La capogruppo regionale e responsabile nazionale sanità: “Dirigenti e personale Asl in trasferta per le pratiche dei contratti durante l’evento elettorale”

“I 797 infermieri neoassunti nelle strutture delle Asl napoletane sono stati costretti questa mattina a prendere parte a un squallido evento elettorale organizzato alla Mostra d’Oltremare dal governatore De Luca. Le procedure per la contrattualizzazione dovrebbero avvenire negli uffici gestione risorse umane delle Asl di competenza, dove si procede all’assegnazione ai reparti. De Luca invece ha fatto evacuare quegli uffici e ha fatto lavorare in trasferta personale e direttori amministrativi, affinché l’intera pratica fosse espletata nel corso di un suo squallido comizio di piazza, al quale i malcapitati infermieri non hanno a quel punto potuto sottrarsi”. Lo denuncia la capogruppo regionale M5S e responsabile nazionale sanità Valeria Ciarambino.

“Una procedura assolutamente anomala – sottolinea Ciarambino – a partire dalle convocazioni fuori sede dei vincitori di concorso e del personale degli uffici per le pratiche di assunzioni, passando per i dirigenti sanitari. Il tutto per uno show condito di menzogne, come quella del concorso in questione che non è stato affatto bandito, come ha sostenuto il governatore, solo grazie all’uscita dal commissariamento, ma oltre un anno e mezzo prima. Ci chiediamo quanto sia costato alle casse dei campani questa ennesima festa elettorale per una pratica che si sarebbe potuta svolgere negli uffici preposti a costo zero”.


SANITA’, DI SCALA (FI): LEA A 230? BALLE DELUCHIANE, NUOVI INDICATORI CI DANNO ANCORA ULTIMI

“Ma De Luca ci va in giro per ospedali, possibilmente non a tagliare nastri? Ascolta i cittadini sulle barelle dei Pronto Soccorso? Ha idea che cosa debba affrontare un cittadino che scopre di avere a che fare con una patologia seria? Altro che 230 punti nella grigli a Lea, altro che primi in Italia, tutte balle elettorali quelle del governatore De Luca: coi nuovi parametri di garanzia del monitoraggio per l’assistenza sanitaria stabiliti nella Conferenza Stato Regioni a dicembre scorso risulteremo infatti ancora ultimi. Purtroppo!”.  Lo afferma la consigliera regionale campana di Forza Italia Maria Grazia Di Scala, presidente della Commissione Sburocratizzazione, commentando le dichiarazioni del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca rilasciate oggi nel corso di un incontro con la stampa alla Mostra d’Oltremare.

“De Luca, che continua a inseguire i numeri anziché girare gli ospedali, – sottolinea l’esponente di Forza Italia –, sa infatti benissimo che il nuovo metodo di calcolo dell’effettivo adempimento dei Lea, che non sarà più elaborato con una semplice autocertificazione ma monitorato da tecnici esterni, ci ha già visti ultimi nella sperimentazione già avviata dal Ministero della Salute: la Campania è l’unica regione di Italia, insieme alla Calabria, a registrare lo status di inadempienza. L’unica!”.

“E questi dati – rimarca –, che riguardano sia l’assistenza in senso stretto (laddove siamo gravemente carenti su tutto, eccezion fatta per una inadempienza non grave nell’ambito della prevenzione) che quella dei conti, sbugiardano dunque il governatore sia sul servizio sanitario erogato che sui tanto sbandierati tempi di pagamento dei fornitore”. “Un fallimento assoluto”, conclude la consigliera Di Scala.

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