Botti, un morto ad Ascoli e decine di feriti in tutta Italia

E’ di un morto e decine di feriti il bilancio dei festeggiamenti di San Silvestro in Italia. Ad Ascoli un uomo di 26 anni è rimasto ucciso dopo essere caduto per 100 metri in un dirupo per cercare di spegnere un incendio causato proprio dai botti. Nel Napoletano il bilancio è di 48 feriti, nessuno dei quali in gravi condizioni. Altri dieci feriti in provincia di Salerno, 13 a Roma e provincia. Ad Aversa una 19enne è stata colpita all’addome da un proiettile vagante, non è in pericolo di vita; a Cerreto Laghi nel Reggiano, un ragazzo di 19 anni è rimasto ferito gravemente a un occhio dall’esplosione di un fuoco d’artificio e lo stesso è accaduto a un giovane a Canosa di Puglia. Sempre per l’esplosione di botti, un 23enne e un 14enne, in due episodi distinti, hanno subito l’amputazione di una mano. Gravemente ferito a una mano anche un uomo a Frascati.

Capodanno tragico ad Ascoli Piceno. Un ragazzo di 26 anni, Valerio Amatizi, è morto dopo essere precipitato per un centinaio di metri in un dirupo nel tentativo di spegnere un principio di incendio innescato dal lancio di fuochi artificiali sul Colle San Marco. Il giovane era con alcuni amici per festeggiare l’inizio del nuovo anno quando è accaduto l’incidente nella zona impervia del Dito del Diavolo dove si trova un sentiero: mentre tentava di intervenire per evitare il propagarsi delle fiamme il 26enne è precipitato nel dirupo. Gli amici del ragazzo hanno dato subito l’allarme. Vigili del fuoco e sanitari del 118 lo hanno raggiunto con difficoltà nel burrone ma i tentativi di rianimare il giovane sono stati inutili e verso l’1.50 è stato dichiarato morto

Sono 48 i feriti della ‘guerra’ dei botti a Napoli (22) e in provincia (26), secondo quanto fa sapere la Questura; nessuno è in gravi condizioni. Quarantasei sono stati feriti da petardi, due da arma lanciarazzi. Risultano coinvolti anche tre minorenni.

Sono 13 al momento i feriti registrati a Roma e provincia, tra loro anche quattro bambini dai 5 ai 12 anni. Il ferito più grave è un 36enne che stava festeggiando in piazza a Frascati, ai Castelli romani, quando un grosso petardo gli è esploso in una mano. Per l’uomo, portato in ospedale, si è resa necessaria l’amputazione sub totale della mano destra.  In ospedale anche un 33enne che stato trasportato all’ospedale Grassi di Ostia a causa di due ferite, una all’orecchio e l’altra al collo. Entrambe sarebbero state provocate dalla fiamma di un petardo. L’uomo è stato dimesso con 10 giorni di prognosi. Nello stesso ospedale è arrivato anche un bambino di 5 anni, accompagnato dai genitori, rimasto ferito al polpaccio durante una festa a Fiumicino per l’esplosione di un botto. Il bimbo è stato poi trasferito al pediatrico Bambino Gesù. Gli altri bimbi feriti sono uno di 10 anni per una ustione all’orecchio, un altro di 9 anni e una di 12 per un trauma contusivo all’occhio. Non sono in gravi condizioni.

Tre persone sono rimaste ferite nel Casertano nella notte di Capodanno: la più grave è una 19enne giunta all’ospedale di Aversa con una ferita da arma da fuoco; ricoverata in codice rosso, non è in pericolo di vita. Dalle indagini della Polizia, è emerso che è stata colpita all’addome da un proiettile vagante mentre era al balcone. Altri due incidenti sono avvenuti a Maddaloni e a San Nicola La Strada, dove, rispettivamente, un 24enne e un 58enne, sono rimasti feriti di botti con prognosi di 15 e 10 giorni.

Un 23enne e un 14enne, in due episodi distinti, hanno subito l’amputazione di una mano a causa delle gravi ferite riportate nell’esplosione di petardi. Il primo episodio è accaduto in via Capuana, a Milano, intorno a mezzanotte e mezza, e ha coinvolto oltre al giovane, altri due ragazzini, tutti di origine romena. Il 14enne invece è rimasto dilaniato poco prima dell’una in via De Gasperi a Cuggiono (Milano). Nessuno dei due è in pericolo di vita.

Una parte del controsoffitto di una sala dell’hotel Excelsior di Bari ha ceduto mentre era in corso il veglione di Capodanno, causando quattro feriti, che dalle prime informazioni non risultano in pericolo di vita. Uno di loro ha però riportato lesioni gravi. Nell’albergo, nella periferica via Giulio Petroni, il crollo è avvenuto all’incirca all’1:00, quando aveva appena terminato di cantare un duo che aveva animato la cena delle circa 100 persone presenti all’interno della sala, prima della serata danzante che sarebbe dovuta cominciare di lì a poco. Sono intervenuti Vigili del fuoco, personale del 118 e agenti delle volanti di Polizia. “E’ venuta giù la parte di tetto in corrispondenza delle casse acustiche, forse il cedimento del controsoffitto potrebbe essere stato prodotto dalle vibrazioni sonore. Per fortuna non mi è parso ci fossero feriti gravi”. E’ il racconto di Biagio, 31 anni, uno dei partecipanti al veglione, che da ‘profano’ racconta la sua sull’incidente e che, sottolinea, gli sembra abbia causato più incredulità che panico. “Quando è avvenuto il crollo era all’incirca l’una – prosegue – un momento in cui, oltre a chi aveva prenotato i tavoli del veglione a 120 euro, stavano entrando altre persone per partecipare alla serata danzante, pagata 25 euro, che di fatto poi non c’è stata. Una situazione tranquilla fino a quel momento, con nessun sovraffollamento della sala”. Vigili del fuoco e Polizia hanno avviato gli accertamenti per determinare le cause del cedimento del controsoffitto.

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Redazione

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