Affidi Bibbiano, stop domiciliari sindaco

La Cassazione ha revocato l’obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, il sindaco Pd di Bibbiano, indagato per lo scandalo ‘Angeli e Demoni’ sul presunto sistema di affidi illeciti di minori scoppiato in Val d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, nel giugno scorso quando il politico venne arrestato. A distanza di sei mesi ora è tornato libero. In attesa delle motivazioni, la Cassazione avrebbe deciso per la revoca sentenziando che non sussistevano le condizioni per l’arresto e quindi per una misura cautelare.

Il primo cittadino, sospeso dal ruolo su decisione del Prefetto e autosospesosi dal Partito Democratico, è accusato di abuso di ufficio e falso per l’affidamento di locali per la cura di minori. Ora potrà affrontare a piede libero il processo (per la metà di dicembre è prevista la chiusura delle indagini preliminari) assieme agli altri 28 indagati nell’inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Emilia.

“Dopo la revoca delle misure cautelari, Andrea Carletti da oggi può tornare a fare il sindaco in municipio a Bibbiano, nel pieno delle sue funzioni”. Lo ha detto il Prefetto di Reggio Emilia, Maria Grazia Forte, interpellata sulla decisione della Cassazione di annullare l’obbligo di dimora nei confronti del primo cittadino Pd di Bibbiano, indagato nello scandalo ‘Angeli e Demoni’, l’inchiesta sul presunto sistema illecito di affidi in val d’Enza.
“Tecnicamente poteva già farlo quando il 20 settembre scorso gli sono stati revocati gli arresti domiciliari”, ha precisato il Prefetto che aveva temporaneamente sospeso il sindaco dal suo ruolo vista la natura restrittiva delle misure cautelari, ma il Riesame avendo applicato l’obbligo di dimora (Carletti è residente ad Albinea, in un altro Comune) il primo cittadino non poteva mettere piede in sede. Una sospensione che dopo la decisione della Suprema Corte, cade automaticamente senza bisogno di ulteriori atti o revoche prefettizie.

“La campagna indecente contro il Pd e il sindaco di Bibbiano non si dimentica. Ma oggi c’è una altra domanda. Chi chiederà scusa ad Andrea Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente? La Giustizia sta facendo chiarezza e ha tutto il nostro sostegno. A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!”, dice il segretario Pd Nicola Zingaretti, su fb, dopo la sentenza della Cassazione.

“Bibbiano? Le uniche scuse devono farle coloro che senza motivo hanno portato via i bambini alle loro famiglie e coloro che hanno coperto questo indegno sistema”: così il leader della Lega Matteo Salvini.

(ANSA)

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Redazione

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