Aversa. MOF, maggioranza fa quadrato intorno all’assessore Fadda

“Tutta la maggioranza consiliare fa quadrato intorno all’assessore Fadda, senza se e senza ma, ignobilmente e strumentalmente attaccato dal consigliere Oliva, nei soliti comunicati spot privi di qualsiasi analisi e approfondimento dei fatti.E vogliamo chiarire un punto per l’ennesima volta: la carica di consigliere comunale è incompatibile con quella di assessore così come previsto dal TUEL (Testo Unico Enti Locali) che il consigliere Oliva, avvocato, dovrebbe conoscere bene. E’ normale, quindi, che un assessore sia un non candidato e un non eletto. Dire “L’assessore, non candidato ma scelto tra gli amici del sindaco” dimostra che il consigliere Oliva ignora il Tuel e non sa neanche di che parla,oppure sa di mentire clamorosamente. Il suo scopo? Indicare un colpevole agli operatori del mercato ortofrutticolo sperando di distrarli dalle gravissime responsabilità sue personali e delle amministrazioni di cui il consigliere Oliva ha fatto parte, non in grado in decenni neanche di mettere quattrocessi. E allora diciamole noi un po’ di cose”. Lo dice in una nota la consigliera comunale Eugenia d’Angelo (in foto a sx).

http://www.larampa.it/2019/11/08/aversa-consiglio-comunale-mof-il-commento-del-consigliere-oliva/

“Nel 2010 il consigliere Oliva è stato assessore agli Affari Generali nella cui competenza rientra il Mercato Ortofrutticolo. Che cosa ha fatto il consigliere (a suo tempo assessore) Oliva? Niente. Nulla. Quando termina il suo mandato di assessore il mercato era nelle stesse condizioni di quando il suo mandato era iniziato. Per arrivare a tempi più recenti, il consigliere Oliva era assessore anche dell’amministrazione De Cristofaro dal 2016 al febbraio 2019. Ebbene cosa pensate che l’amministrazione De Cristofaro abbia fatto per il Mercato Ortofrutticolo? Niente. Nulla. Nonostante un incontro tra l’ex sindaco De Cristofaro e gli operatori del mercato nel maggio del 2016 in cui lo stesso sindaco riteneva che lo stato del mercato ortofrutticolo fosse indecente (La Rampa, 25 maggio 2016). Nonostante nel settembre 2016 si legge che “La nuova amministrazione del Sindaco Enrico de Cristofaro, nel piano triennale delle opere pubbliche, prevede la costruzione di una nuova area volta ad ospitare il mercato ortofrutticolo.La rivoluzione quindi permetterebbe una rinascita al mercato, dalla produzione alla distribuzione. Il consigliere comunale Palmieri si dice pronto alla riconsiderazione dell’area, includendo i commercianti nell’amministrazione così da avviare il progetto, nel minor tempo possibile.” Nonostante che in un servizio di Le Iene del 2017(incentrato sulle problematiche relative al lavoro nero) un operatore afferma “Cà nun vene mai nisciun, nisciun se ne fotte”. Nonostante che nell’aprile 2018 il consigliere delegato Mimmo Palmieri dichiara che presto sarebbero iniziati i lavori.Per poi arrivare al 30 ottobre 2018 in cui gli operatori “Parlano di promesse mancate, di impegni mancati i concessionari nel mercato ortofrutticolo di Aversa. In particolare, fanno riferimento agli impegni pre-elettorali assunti dal primo cittadino che non sarebbero stati rispettati. Poi parlano degli impegni assunti dal consigliere delegato ad ottenere il pagamento dei canoni di locazione degli spazi occupati all’interno dell’area mercatale. In particolare,si tratta della riqualificazione dell’area stessa che sarebbe dovuta avvenire utilizzando i loro pagamenti, come la sistemazione delle strade,l’attivazione dei servizi igienici e cosa che avrebbero più volte chiesto un controllo costante della Polizia municipale, magari reso più facile da una sbarra posta agli ingressi dell’area associata al pagamento di un ticket, cosicché potesse diventare impossibile accedere liberamente da parte di chiunque. Un controllo che, sostengono, avviene in tutte le aree mercatali presenti nella zona. C’è poi la questione della realizzazione della nuova sede del mercato ortofrutticolo. I concessionari sostengono di non essere mai stati interpellati sul tema ma di aver appreso, sempre in maniera indiretta, notizie su questa che sembra essere una volontà del sindaco, ma che in realtà hanno espresso tutti i sindaci che lo hanno preceduto. Un progetto da realizzare, stando a voci da loro raccolte, con il loro contributo economico mentre sarebbe possibile realizzarlo utilizzando finanziamenti europei o regionali. Al momento si tratta solo di voci arrivate ai concessionari in maniera indiretta. Così, attraverso le colonne di Pupia, chiedono al primo cittadino di essere ricevuti in maniera ufficiale per discuterne, in maniera altrettanto ufficiale, in modo da realizzare fatti concreti capaci di portare benefici alla città e agli operatori del mercato.”E nel luglio 2019 l’ex sindaco De Cristofaro dichiara che “Con l’allora assessore all’Ambiente e il comandante della Polizia municipale –spiega De Cristofaro –avevamo valutato la possibilità di dislocare un drappello fisso della stessa Polizia municipale all’ingresso dell’area mercato per controllare quanto affermato nell’articolo dai concessionari. Inoltre, avevamo contattato il responsabile del servizio di Igiene urbana affinché disponesse dei contenitori all’interno dell’area mercato per riversare tutto quanto oggi viene gettato per terra. E perché tutto questo non è avvenuto durante la sua gestione della città? E qui l’ex sindaco risponde lanciando una precisa accusa: “Non è avvenuto per i ritardi opposti dai funzionari comunali addetti a questi servizi che hanno praticamente condizionato l’applicazione di un progetto semplice, capace però di portare igiene in quella zona, sia nell’interesse di commercianti e concessionari sia dei cittadini che abitano nei condomini circostanti”. E adesso il consigliere Oliva, insieme con tutta la minoranza di cui fanno parte consiglieri comunali con decenni di esperienza e vita politica, accusa questa amministrazione di non aver fatto niente per risolvere i problemi del mercato ortofrutticolo e di non volerlo riaprire? Ma scherziamo? Ma in vent’anni neanche quattro cessi chimici siete riusciti a mettere, non avete mai mantenuto un impegno, e dico uno, con gli operatori, non siete stati capaci di far lavorare dirigenti e funzionari su un vostro progetto (secondo quanto affermato da De Cristofaro) e adesso dite a noi che siamo degli incapaci? Fate ridere.E veniamo adesso al decentramento del mercato ortofrutticolo. Il progetto di decentrare il mercato ortofrutticolo è un’idea che parte da lontano: è infatti presente nei piani triennali di opere pubbliche almeno dal 2013 fino al 2019. Appare quindi strumentale ed infamante l’insinuazione che l’attuale amministrazione abbia ordito un accordo politico-elettorale per spostare gli operatori in un’altra area e favorire un noto imprenditore della zona, secondo quanto riportato da alcuni giornali. Forse, se accordo politico-elettorale c’è stato, bisogna guardare in altre direzioni: pertanto, su questo punto tutta l’amministrazione invita la magistratura e gli organi giudiziari competenti ad avviare un’indagine per accertare eventuali responsabilità penali.Questa amministrazione ha già chiarito: 1. che non ha nulla a che fare con questo presunto accordo affaristico-elettorale;2.che non è stata questa amministrazione a decidere o istigare la chiusura del mercato ortofrutticolo; 3.che la priorità di questa maggioranza è la riapertura del mercato nei tempi più rapidi possibili per permettere la ripresa delle attività commerciali e, parallelamente, l’individuazione di un’area più decentrata in cui spostare il mercato,di concerto con gli operatori; 4. che già sono stati approntati tutti gli atti amministrativi per ottenere dall’ASL la riapertura del mercato; 5. che l’area su cui attualmente insiste il mercato ortofrutticolo non sarà ceduta a privati, a nessun titolo; 6. che la commissione di studio sul mercato ortofrutticolo servirà a fare chiarezza sulle responsabilità delle vecchie amministrazioni e a studiare soluzioni per il futuro del mercato e degli operatori.Forse il consigliere Oliva e altri consiglieri di minoranza di lungo corso temono ciò che può venir fuori dai lavori della commissione? Hanno qualche scheletro nell’armadio che deve rimanere ben nascosto? Ma noi andiamo avanti lo stesso, anche se ci sparate quintali di fango sui giornali o sui social, dove siete così bravi a differenza di quanto siete stati incapaci nell’amministrare. I consiglieri di minoranza in Consiglio Comunale hanno dichiarato il loro dolore, la loro preoccupazione per il disagio economico degli operatori e dei loro operai, si sono detti affranti per la loro situazione: e perché quando potevano fare qualcosa non hanno fatto nulla? Forse perché è vero ciò che ha detto quell’operatore nel servizio di “Le Iene” del 2017: “nisciun se ne fotte”.E il consigliere Oliva vuole le dimissioni dell’assessore Fadda? Ridicolo e patetico. Siamo noi che gli chiederemmo, se ciò fosse possibile, di fare un tuffo nel passato nel 2010, nel 2016, 2017, 2018, 2019 per presentarle lui le dimissioni per manifesta e inopinabile incapacità politica e amministrativa. Il consigliere Oliva illude i suoi sostenitori insinuando l’idea di poter decidere chi debba dimettersi oppure quali debbano essere le priorità amministrative dell’agenda politica aversana, sperando di alimentare così il dolce vento che, nelle sue elucubrazioni, lo dovrebbe far volare nel grande salto delle elezioni regionali. Diciamoci la verità, non ha tutti i torti a provarci. Senza la candidatura alle elezioni regionali,politicamente è un uomo morto: cosa farà in cinque anni di opposizione in Consiglio Comunale? Come farà a mantenere gli impegni con i suoi elettori stando tristemente all’opposizione? Potrà fare qualche show ma di concreto non potrà fare nulla, pur essendo l’attuale amministrazione consapevole degli “aiutini” ottenuti grazie alle sue storiche “amicizie” nella macchina amministrativa della città.E’ bene che il consigliere Oliva, e con lui tutta la minoranza, si rassegni: resterà in opposizione, in minoranza, per tanto tanto tempo. Facciano pure esplodere le loro bombe,come hanno fatto esplodere quella del mercato ortofrutticolo. Siamo pronti”.

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