I navigator campani in visita al Centro per l’Impiego di Fuorigrotta

Ieri mattina una delegazione dei vincitori della selezione pubblica Navigator per la Campania si è recata presso il Centro per l’Impiego di Fuorigrotta, in via Diocleziano a Napoli, per consegnare una lettera di solidarietà ai dipendenti della struttura, sui quali, a causa del rifiuto della Regione di sottoscrivere la convenzione con Anpal per l’utilizzo dei navigator, verrà ora scaricata l’intera mole di lavoro generato dall’avvio in Campania della Fase 2 del Reddito di Cittadinanza. Un problema che si sta presentando purtroppo in tutti i CPI regionali e che i 471 navigator potrebbero contribuire ad alleggerire fornendo assistenza alle strutture.

“Dal canto suo, il personale del CPI di Fuorigrotta (tra cui anche una lavoratrice precaria dell’Anpal)  – dicono i vincitori della selezione pubblica Navigator per la Campania – ci ha accolto calorosamente e ha ringraziato per la solidarietà ricevuta, esprimendo a sua volta vicinanza alla nostra causa. L’incontro ci ha permesso di confrontarci sui problemi con cui gli operatori delle strutture per l’impiego campane devono convivere quotidianamente, a cominciare da un organico non sufficiente ad affrontare la mole di lavoro e quindi non in grado, nonostante il massimo impegno, di garantire l’attuazione della seconda fase del reddito di cittadinanza. Abbiamo potuto constatare di persona quanto dichiarato alcuni giorni fa in un’intervista dal segretario CISL-Funzione Pubblica in Campania, Lorenzo Medici, ovvero che nei CPI campani attualmente gli addetti non hanno ricevuto alcuna formazione che gli consenta di gestire i patti d’inclusione sociale. Insomma, una situazione reale che contrasta molto con quella descritta giusto ieri dal governatore De Luca, che in un’intervista a Radio CRC ha dichiarato che “i nostri centri per l’impiego hanno affermato di non aver bisogno di aiuto”. Che invece servirebbe eccome, stando alle parole del segretario Medici, secondo il quale i CPI della Campania non sarebbero per niente in grado di gestire le 154 mila pratiche per il Reddito di Cittadinanza: un sovraccarico insostenibile per gli operatori dei CPI, intenzionati perfino a scioperare per tutelare la loro posizione, che potrebbe essere soggetta a critiche da parte dei percettori una volta vistosi negare il loro diritto al lavoro. Superfluo quindi ribadire quanto benvenuta sarebbe una immediata immissione in ruolo dei navigator, che svolgendo i compiti loro affidati, aiuterebbero a prendere in carico i percettori del RdC. La nostra iniziativa di solidarietà verso i lavoratori dei Centri per l’Impiego intanto proseguirà: abbiamo infatti in programma di recarci in altre strutture della Regione per incontrare i vari operatori”.

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Redazione

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