Conte 2, Damiano: “Governo ultraeuropeista, a quando la carta d’identità franco-tedesca?”

Il governo costruito in queste ore non va giù a Lorenzo Damiano, leader dei Pescatori di Pace e responsabile economico del gruppo sovranista europeo APF (Alleanza per la Pace e la Libertà – in inglese Alliance for Peace and Freedom).

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“Sessanta milioni di italiani vogliono sapere la verità, conoscere come sono realmente andate le cose. Chi ha voluto questo nuovo governo? Chi ha mosso realmente i fili dietro le quinte? Chi in Europa comanda veramente? Siamo stufi di sentir parlare di lobby e poteri forti, vogliamo i nomi e i cognomi e soprattutto una commissione di indagine che indaghi su questo. Sono domande che tutti i cittadini si pongono e che necessitano delle risposte. Nessun leader del centrodestra nel momento più straordinario per manifestare la sovranità del popolo e la voglia di cambiare l’Italia, di opporci al precostituito governo europeista, ha mosso un dito”.

Damiano ravvisa il reale pericolo di questo nuova intesa europeista: “C’è chiaramente una sorta di associazione a delinquere che programma le politiche, che detta i tempi, che mette le pedine al posto giusto affinchè il piano di distruzione della nostra società si realizzi: influenzare i nostri giovani con il gender, aprire all’utero in affitto, all’eutanasia, all’islam estremista. E quello che più sconforta e fa rabbia è l’immobilismo del centrodestra: Lega e Fratelli d’Italia perché non hanno protestato subito? Avrebbero potuto anche influenzare le decisioni del presidente Mattarella vedendo milioni di italiani nelle piazze a chiedere le elezioni. E dire che basta un gruppo di camionisti a sconvolgere un paese. Oggi ci troviamo in questo disastro politico in cui tutti hanno sbagliato e sono complici. Non basta sventolare un rosario: chi accoglie veramente il messaggio di Cristo può e deve opporsi anche in nome di Gesù a tutto il male che viene fatto e che verrà fatto soprattutto agli innocenti”.

Infine una battuta sull’autonomia alla luce di quanto accaduto nel governo: “Come prevedibile resta un sogno per i veneti delusi e ingannati. E’ più facile guarire una piccola ferita che un cancro: è più facile tentare la strada dell’autonomia, un contentino, perché sulla carta resta molto più limitante di quello che si pensa, che guarire il male maggiore: occorre la sovranità prima del Paese Italia, per non essere più schiavi dell’Europa e a quel punto eventualmente realizzare un vero federalismo regione per regione e quindi un’autonomia reale. Finchè saremo sottomessi al potere franco-tedesco non ci saranno speranze. A proposito, permettetemi una battuta amara: tar quanto il nuovo governo ci farà recapitare la carta d’identità franco-tedesca?”.

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Redazione

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