Acquistare casa: le soluzioni possibili

Riuscire ad acquistare casa è un sogno che si avvera, una di quelle speranze che si concretizzano. Questo è ben chiaro, ma se con le proprie esclusive forze non si riesce a concretizzare questo sogno, è possibile lasciarsi aiutare da alcune soluzioni. La più frequente è sicuramente quella del mutuo. Soluzione, però, che non tutti possono richiedere perché non hanno i requisiti necessari, solitamente dovuto al fatto che non si ha un contratto di lavoro o che si richieda una cifra troppo alta rispetto alle proprie disponibilità.

Anche l’affitto con riscatto risulta una formula abbastanza frequente che consiste nella possibilità da parte dell’inquilino di riscattare l’unità immobiliare trascorsi sette anni dalla stipula del contratto. Formula che non deve essere confusa con il rent to buy, come spesso invece avviene.

Tra tutte le soluzioni possibili ce n’è una che può essere considerata un po’ una sorta di passepartout  per diverse cose, una delle quali è appunto l’acquisto della casa. Stiamo parliamo della cessione del quinto.  

Per capire meglio di cosa si tratta è possibile dire che per cessione del quinto si intende quel prestito personale al consumo, a breve/medio termine, non finalizzato, che cioè non è legato a un acquisto ben preciso. Le sue rate vengono rimborsate con la cessione di fino a un quinto dello stipendio o della pensione, motivo per cui prende questo nome, com’è facilmente intuibile. Su Cessionedelquintofacile è possibile avere maggiori informazioni per accedere a questa soluzione utile per i dipendenti pubblici, statali, privati o per i pensionati.

La situazione italiana

Una recente indagine di Tecnocasa sottolinea che l’acquisto dell’abitazione è una delle spese maggiori che le famiglie italiane devono sostenere. Nel dettaglio, un dato che accumuna tutte le città italiane è che nel nostro paese nel giro di dieci anni il mattone ha perso valore. Precisamente a livello nazionale si è passati dalle 9,2 annualità del 2008, alle 6,2 del primo semestre del 2018.

La situazione, chiaramente, cambia da città a città. La città più cara risulta Roma, dove serve più denaro per l’acquisto di un immobile. In media, un lavoratore dipendente a tempo pieno deve impiegare circa 9 anni di stipendio (9,6 per l’esattezza) per potersi permettere una casa di proprietà. Segue Milano, dove servono 9,2 anni di stipendio. Ancora Firenze che richiede 8,5 anni per l’acquisto di un immobile. Sull’ultimo gradino della classifica si trova Palermo, la città meno cara, considerato che richiede 3,7 anni di stipendio.

Cosa considerare prima dell’acquisto

Prima di realizzare il sogno di una vita e acquistare casa, è necessario considerare alcuni elementi. Per prima cosa è sempre opportuno considerare almeno il 10% in più per le spese oltre a quelle dell’acquisto. Per quale motivo? Bisogna considerare l’Iva se la casa è nuova, le imposte di registro e le imposte catastali.

Mai fare debiti superiori al 30% delle proprie entrate e, inoltre, mai chiedere un mutuo con scadenze lunghe, oltre i 25 anni. Non sempre è consigliato acquistare, soprattutto se l’immobile è diventato troppo caro.

Nonostante sia un criterio spesso utilizzato, è sempre meglio evitare le garanzie di genitori, parenti e amici perché la casa è nostra ed è per questo che sarà opportuno prendersi le proprie responsabilità, ma questa è soltanto una questione etica.

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Redazione

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