(FOTO/VIDEO) Travolge bimbi col suv, arrestato un 34enne

A forte velocità ha azzardato un sorpasso in pieno centro città a Vittoria perdendo il controllo dell’auto e travolgendo due cuginetti di 11 anni seduti sul gradino di casa dei vicini mentre giocavano con il telefono cellulare. Uno dei bambini è morto sul colpo e l’altro versa in condizioni disperate; dopo un intervento di oltre 5 ore è stato trasferito in elisoccorso in una struttura specializzata del policlinico di Messina.

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Vittoria – ha arrestato Rosario Greco vittoriese classe 1982 per omicidio stradale aggravato dallo stato di ubriachezza, per essersi dato alla fuga e per aver procurato il grave ferimento di un altro bambino.

Alle ore 20.50 di ieri, la Squadra Volanti del Commissariato di Vittoria interveniva in Via IV Aprile per un sinistro stradale con il ferimento di due bambini. I poliziotti arrivati sulla scena del crimine unitamente all’ambulanza del 118 capivano immediatamente la gravità dei fatti notando il corpo esanime di un bambino riverso a terra ed un altro minore in condizioni disperate.

Considerata la gravità di quanto accaduto convergevano sul posto una pattuglia della Squadra Mobile ed altri uomini del Commissariato che spontaneamente sono intervenuti per dare una mano ai colleghi.

Bimbi travolti dal Suv, il video dell’incidente

Il personale del 118 ha trasportato d’urgenza i due bambini presso il pronto soccorso dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria dove uno dei piccoli giungeva cadavere, mentre l’altro veniva urgentemente operato per 5 ore e successivamente trasferito al policlinico di Messina dove vi è un centro specializzato.

“Il bambino è stato operato ma purtroppo non abbiamo potuto salvargli le gambe che sono state tranciate durante l’incidente. Le sue condizioni sono stabili ma gravi, è ancora in pericolo di vita”. Lo afferma la direttrice dell’unita’ operativa di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina.

Le immediate indagini permettevano di ricostruire ogni aspetto del grave fatto reato commesso dall’autore. I poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato, dopo aver ascoltato alcuni testimoni ed effettuato accertamenti sul veicolo abbandonato sulla scena del crimine dal conducente, hanno avviato le ricerche del caso rintracciando il fuggitivo dopo meno di mezzora. Grazie alla piena conoscenza del territorio, gli investigatori identificavano anche gli altri 3 occupanti dell’auto che dopo il sinistro si erano dati alla fuga. Anche se inizialmente hanno tentato di favorire l’autore dell’omicidio stradale, i tre passeggeri si determinavano a fornire un’esatta dinamica di quanto accaduto addebitando ogni responsabilità al conducente. Utilissime anche le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza acquisiti che hanno ripreso le fasi del sinistro stradale.

Dalle immagini è possibile appurare che l’arrestato, a folle velocità, ha effettuato un sorpasso in prossimità di un incrocio di Via IV Aprile per poi perdere il controllo e travolgere i bambini, manovra di sicuro dettata dallo stato di ebbrezza alcolica.

Nelle more delle attività investigative condotte mediante la verbalizzazione delle dichiarazioni dei testimoni, un altro team conduceva l’indagato presso il pronto soccorso di Vittoria per gli accertamenti sanitari volti a verificare la presenza di sostanze alcoliche e/o stupefacenti nel sangue. Lo stesso arrestato durante le analisi riferiva ai poliziotti di aver fatto uso di cocaina e di aver bevuto una birra. Il soggetto non ha fatto bene i conti delle birre bevute, difatti dalle analisi strumentali effettuate dal laboratorio dell’ASP di Ragusa è risultato positivo al test con un tasso alcolemico pari a quasi 4 volte quello consentito, elemento di un’inaudita gravità.

Sul posto interveniva, su richiesta della Polizia di Stato, la Polizia Locale per i rilievi del sinistro stradale. L’auto condotta dall’arrestato è stata sequestrata e sarà disposta in futuro la confisca. Insieme agli investigatori sono intervenuti anche gli uomini della Polizia Scientifica per curare tutti gli aspetti tecnici del sopralluogo e la ricerca di tracce utili ai fini probatori.

I poliziotti durante il controllo del veicolo guidato dall’arrestato, si sono accorti che il soggetto portasse con se un manganello telescopico ed una mazza da baseball segno di un’indole volta all’aggressività, pertanto l’autore del reato è stato denunciato anche per questi motivi.

Gli altri occupanti del veicolo sono stati denunciati in stato di libertà per omissione di soccorso e favoreggiamento personale. I passeggeri, dopo il sinistro stradale, nonostante le evidenti gravissime condizioni dei bambini, si sono dati alla fuga senza prestare alcun soccorso. Rintracciati tutti e tre, nessuno di loro ha fornito indicazioni chiare dall’inizio ma solo dopo aver compreso che la Polizia di Stato aveva già raccolto gravi indizi di colpevolezza a carico di tutti e 4, si sono determinati a fornire precise indicazioni su quanto accaduto.

Interrogati tutta la notte negli uffici del Commissariato di Vittoria, gli amici dell’arrestato sono stati rimessi in libertà in attesa anche delle dichiarazioni che renderà l’indagato al giudice in sede di udienza di convalida.

Sono tuttora in corso attività investigative per acclarare ulteriormente la dinamica dei fatti accaduti. Al termine delle attività investigative l’arrestato è stato condotto in carcere dagli uomini della Polizia di Stato a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

La Polizia di Stato iblea dopo aver prestato i primi soccorsi ai bambini, ha svolto ogni attività d’indagine al fine di assicurare alla giustizia gli autori del reato. Determinante anche la piena collaborazione delle famiglie coinvolte nel tragico evento.

Riescono a stento a trattenere le lacrime i genitori di Alessio, il 12enne che ha perso la vita dopo essere stato travolto da un’auto lanciata a folle velocità.

La madre di Alessio non riesce a darsi pace e con la voce rotta dal pianto racconta: “Appena dopo l’accaduto un uomo mi ha detto di non essere a conoscenza della dinamica dell’incidente. Io, che cercavo un telefono, gliel’ho strappato dalle mani per chiamare il 118, e lui me l’ha anche lasciato. Solo dopo ho scoperto che era lui l’assassino di mio figlio”.

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Ma quando sarà fatta giustizia?”, si chiede il padre di Alessio. “Due giorni e lo buttano fuori. Mio figlio non torna più, io non riesco a tornare a casa, non riesco a starci a casa. Io faccio il funerale e me ne vado. Come faccio a rimanere in quella veranda dato che da lì ho visto tutto con la bambina? La bambina è terrorizzata. Ho visto mio figlio volare. Me l’hanno tolto da sotto le mani, me l’hanno ucciso davanti agli occhi”. E aggiunge: “Quell’uomo deve marcire in galera, ma non uno o due anni. Mio figlio da ora in poi mangia terra. Non torna più indietro”.

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Redazione

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