Casaluce. Forno crematorio, Cutillo: “No a nuove emissioni inquinanti nell’aria!”

Casaluce si trova, come tutti ben sanno, tra i comuni del casertano che rientrano nella zona nota come Terra dei fuochi. Cosa accade in queste zone? La combustione dei rifiuti speciali, in maniera abusiva, provoca danni all’ambiente e alla salute delle persone. La vecchia amministrazione, nonché attuale (visto che si tratta solo di passaggio formale di fascia da uno ad un altro capo della stessa banda), invece di programmare una bonifica del territorio, oppure un controllo sugli sversamenti illegali e dei roghi, si preoccupa di programmare un “forno”, pardon, un tempio crematorio per i cari estinti. Quello che preoccupa è che la cittadinanza non è del tutto informata dei danni che si sprigionano da questi forni“. Lo denuncia il prof. Antonio Cutillo, capogruppo consiliare di minoranza della lista Uniti per Cambiare, che sarà presente in consiglio comunale con Antonio Comella ed Arturo Spina.

L’installazione di un forno crematorio è di notevole impatto ambientale, tanto più perché si inserisce in un comune già profondamente segnato da evidenti criticità ambientali e che, dunque, non è più in grado di tollerare ulteriori emissioni tossiche. In malafede si potrebbe pensare che l’amministrazione, continuamente proiettata al futuro, abbia trascurato il presente, si perché per questi signori, che dovranno purtroppo amministrarci, contano i fondi e i “favori” che potranno andare a gestire con progettazioni di nuove opere. Intanto a pagarne le spese, in termini economici e di salute, sono sempre i cittadini. Giusto per comprendere chi avete votato le recenti elezioni amministrative le foto riportate testimoniano le condizioni di abbandono in cui si trova l’ultimo cimitero, in attesa ancora di essere completato. Mentre si festeggia la vittoria e si promettono “grandi opere”, tante famiglie aspettano, non solo perché hanno pagato, di vedersi riconosciuto il diritto di piangere i loro cari in un’oasi di verde qual’ era quella orgogliosamente programmata (ma mai realizzata) e rappresentata su tanto di cartellonistica ancora esposta da qualche parte all’entrata del cimitero. L’idea, di per sé rispettabilissima, della costruzione di un tempio crematorio, mi fa tornare alla mente l’arringa in un lontano consiglio comunale di un noto ed illustre consigliere comunale: l’avv. D. Cristiano, come mancano certe persone che senza mai offendere, elegantemente mettevano in discussione l’operato delle amministrazioni“.

Ebbene, nel criticare l’allora amministrazione che, non curandosi della scarsa illuminazione delle vie cittadine, aveva però illuminato la strada che conduce al cimitero (allora non c’erano molte case in quel tratto) ed in senso ironico concludeva dicendo che almeno l’amministrazione pur non rispettando le esigenze dei cittadini da vivi li onorava almeno da morti. Lo scenario che circonda i loculi dell’ultimo cimitero, pagato con i soldi dei cittadini, dimostra che l’amministrazione Pagano non ha rispettato i cittadini né da vivi né da morti. La futura amministrazione Tatone seguirà la stessa politica! Ma chi avete mandato al governo di Casaluce? Lungi da me strumentalizzare un argomento che appartiene all’intimo di ciascuno di noi (e mi riferisco al forno crematorio), ognuno ha il diritto di scegliere coscientemente e liberamente in che modo vuole che siano trattate le sue spoglie e lo dico con tanto rispetto. Il concetto che voglio chiarire è però un altro: non essendoci un consistente ricorso alla pratica crematoria non riesco a capire la necessità di ricorrere ad un project financing per realizzare un tempio crematorio“.

Cari cittadini il ricorso a questi progetti definiti con termini altisonanti e secondo me volutamente incomprensibili alla maggior parte di noi, sarebbe dovuto essere oggetto di discussione in consiglio comunale o addirittura di referendum popolari, come è avvenuto in altri paesi circostanti, e nel caso in esame ancora di più perché si tratta di opera non soltanto onerosa ma a forte impatto ambientale, tanto che molti paesi limitrofi, facenti parte della Terra dei fuochi, hanno negato il consenso alla costruzione. Perché spetta a noi la costruzione del Tempio? A noi Casalucesi il “Regime” non ha chiesto di scegliere, non ha invitato i cittadini ad esprimere il proprio consenso, ma la maggior parte dei casalucesi non ne sa proprio niente. Dal momento che per la realizzazione del forno crematorio è già in atto una procedura di gara si chiede l’immediato annullamento delle delibere e la messa in sicurezza della zona abbandonata fino al completamento dei lavori di ampliamento del cimitero e non della costruzione del Tempio. Noi di Uniti per Cambiare siamo seriamente preoccupati per i rischi che questo Tempio avrà per la salute. Rischi che non sono inventati da noi ma sono documentati da un’ampia casistica tanto che, a livello nazionale ci sono stati numerosi provvedimenti di sospensione in via cautelativa degli impianti dopo accertamenti sulle emissioni inquinanti, risultate molto superiori ai limiti di legge. In una terra già martoriata come la nostra, conosciuta come Terra dei Fuochi, il rischio è ancora maggiore soprattutto perché le emissioni inquinanti si depongono in fase di vapore o semisecco ovunque, sulla vegetazione e sul terreno, entrano nella catena alimentare. Questi sono i rischi potenziali per la salute cui è esposta tutta la popolazione, nessuno escluso. Cittadini svegliatevi questo tempio è ‘Un problema di tutti’. Noi di “Uniti per Cambiare” seguiremo la vicenda e vi terremo informati costantemente“.

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Redazione

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