A che punto siamo con la detenzione di armi in Italia?

La presenza di armi registrate sul nostro territorio è un tema balzato agli onori della cronaca insieme al dibattito sulle modifiche alla legge sulla legittima difesa approvate dall’attuale esecutivo in carica. Ogni qual volta si apre questo dibattito riemerge dagli angoli remoti della nostra immaginazione la frase “l’Italia sta diventando come l’America”.

Ecco, gli Stati Uniti sono uno dei pochi paesi al mondo dove le armi sul territorio sono in numero superiore alla popolazione, quindi raggiungere quel tipo di traguardo, senza che la nostra storia sia assimilabile a quella degli States, è praticamente impossibile a stretto giro.

Quante armi ci sono in Italia?

Ciò non toglie che nel nostro paese vi sia una certa confusione sull’argomento armi a cominciare proprio dal loro numero effettivo: probabilmente nemmeno il ministero dell’Interno sa con precisione quante ce ne sono in Italia, tutto quello che abbiamo in termini di dati sono delle stime che per lo più offrono visioni discordanti. Diciamo che per i report con i numeri più alti in Italia ci sarebbero meno di una pistola ogni 5 persone.

Porto d’armi

Non si può valutare la diffusione delle armi in un paese dalle singole unità che si trovano sul territorio, questo perché ogni possessore di regolare porto d’armi può detenere molto più di una sola pistola o un solo fucile. Anche in questo caso non abbiamo un dato ufficiale fornito dall’Interno, ma le stime dicono che in Italia dovrebbero essere circa 1,1 tra licenze e porto d’armi.

Come si acquista un’arma in Italia?

Diciamo che contrariamente a quanto si pensa acquistare un’arma in Italia non è particolarmente difficile. Per procedere all’acquisto basta avere un nulla osta che si può richiedere online attestando il proprio stato di salute fisica e mentale e un’abilitazione da una delle sezioni di tiro a segno sul territorio tricolore. Questo procedimento però non è il più “in voga” considerato che non consente di portare con sé l’arma e dura solo 30 giorni.

Chi compra un’arma, anche tra chi ha l’unico obiettivo della difesa personale, preferisce prendere il porto d’armi che in generale non presenta molti passaggi burocratici in più rispetto al nulla osta (soprattutto il porto d’armi sportivo) ma in cambio consente di portare l’arma con sé.

Quante armi si possono acquistare con un porto d’armi?

Ecco perché è meglio contare i porti d’arma invece che le singole persone visto che ogni licenza da diritto a possedere un piccolo arsenale:

  • 3 armi comuni da sparo;
  • 6 armi classificate a uso sportivo sia lunghe che corte;
  • un numero illimitato di fucili e carabine con calibro e funzionamento indicati nell’art. 13 della legge 157 del 1992;
  • 8 armi complessive tra: antiche di importanza storica prodotte prima del 1890 o con avancarica originali; artistiche che presentano particolari finiture o fattezze come ricami in oro o pietre preziose; rare che siano in un numero limitato di esemplari: può esserlo anche la singola arma legata a un particolare evento o personaggio storico (D.M. 14 aprile 1982);
  • 200 cartucce per arma comune (art. 97 Regolamento Tulps – testo unico leggi puvbblica sicurezza);
  • 500 cartucce per fucili da caccia (art. 97 Regolamento Tulps);
  • 5 chili di polveri da caricamento.

Come si detiene un’arma in casa?

È un errore pensare che i compiti per un possessore di un’arma si esauriscano all’acquisto dopo aver ottenuto la licenza, in realtà anche la detenzione in casa necessita delle giuste attenzioni. La legge non dice molto in merito: secondo l’art. 20 della Legge n. 110 del 1975 la custodia di un’arma propria deve avvenire “con ogni diligenza nell’interesse della sicurezza pubblica”.

Nello specifico vuol dire che va bene anche tenerla nel cassetto di un comodino, ma non in un posto dove sia palesemente visibile (ad esempio in esposizione). Questo lo deduciamo dalle sentenze della suprema Corte di Cassazione che si è mostrata particolarmente clemente con tutti coloro, accusati di cattiva detenzione, abbiano almeno fatto lo sforzo di occultare l’arma. Certo che questa dovrebbe essere tenuta scarica senza il caricatore inserito, ma una domanda è lecita: se dovesse servire?

Una soluzione di comodo potrebbe essere l’utilizzo di un armadio blindato, a prova di furto e manomissione, ignifughi, di svariate dimensione, insomma una piccola cassaforte dove tenere arma e munizioni tutti nello stesso luogo ma al sicuro. Ci sono modelli anche in vetro, buoni per l’esposizione di chi ha armi di pregio e vuole metterle in mostra senza correre rischi. Ovviamente le cautele nascono dalle situazioni in cui ci troviamo, se ad esempio ci sono dei minori in casa varrebbe la pena di usare qualche cautela in più che nascondere la pistola in qualche anfratto della casa.

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Redazione

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