Aversa. Caduta De Cristofaro, l’opposizione spiega il perché delle dimissioni

“Con un atto di dignità e coraggio abbiamo deciso di rassegnare le dimissioni da consiglieri comunali per mettere fine ad una delle peggiori amministrazioni che la città abbia mai avuto. Abbiamo messo fine a due anni e mezzo di inerzia e inedia. Un esecutivo che ha tradito gli elettori e le promesse fatte in campagna elettorale, nonché indifferente al declino della città. Per oltre due anni abbiamo provato a fare proposte per svegliare il sindaco dal letargo, ma sono state sempre sistematicamente e pregiudizialmente bocciate”. E’ quanto scrivono in una congiunta Marco Villano, Elena Caterino, Alfonso Golia e Paolo Santulli (PD); Gianpaolo dello Vicario e Nicla Virgilio (FI), Carmine Palmiero e Francesco Sagliocco (Noi Aversani) e Maria Grazia Mazzoni (M5S).

“Contemporaneamente la vivibilità cittadina è peggiorata. Cinque temi su tutti: movida, sicurezza, traffico, inquinamento, rifiuti. Ma l’elenco potrebbe essere ben più lungo, perché in città è davvero difficile trovare un servizio che funzioni, come sanno benissimo le famiglie aversane . Finanche il Piano Urbanistico Comunale, elemento cardine del patto elettorale, è diventato un oggetto misterioso, di cui non c’è traccia alcuna. L’unica preoccupazione del sindaco è diventata la difesa di una parte, sempre più minoritaria, di quella coalizione che ha contribuito a eleggerlo, imbarcando anche un pezzo di opposizione offrendo in cambio assessorati. Un gioco di poltrone continuo, sottraendosi a qualsiasi tipo di confronto su programmi e interventi da porre in essere per rilanciare Aversa. Speranza e futuro. Aversa coraggio”.

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Redazione

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