Terra dei Fuochi, Buompane: “Bene Piano d’Azione promosso dal Governo”

«Da quindici anni a questa parte i rifiuti sono diventati un serio problema per la regione Campania. I cittadini campani, in tutto questo periodo, hanno dovuto affrontare numerose e cicliche emergenze. Durante ogni emergenza, notevoli sono stati i disagi e le problematiche ad essa connessi, una su tutte di natura igienico-sanitaria. L’ultima emergenza che i cittadini della regione Campania hanno dovuto fronteggiare è relativa alla serie di numerosi incendi che hanno colpito i siti di stoccaggio dei rifiuti della regione. Per questo ho accolto favorevolmente la predisposizione di un Piano d’azione promosso dal governo. Questa nuova struttura organica, unitamente al vigente assetto normativo, nell’ambito del quale segnalo le disposizioni al codice penale introdotte dalla legge n. 68 del 2015, rappresentano di certo strumenti efficaci». Lo dichiara Giuseppe Buompane, Vice Presidente della Commissione Bilancio alla Camera dei deputati, interviene sulla questione relativa ai roghi tossici che negli ultimi mesi hanno afflitto la regione Campania.

«A ciò, si aggiunge che il Ministro della Difesa ha recentemente confermato la disponibilità a supportare, con un incremento di unità operative, eventuali rimodulazioni delle attività di prevenzione e controllo nel casertano. Tuttavia ho chiesto con una mia interpellanza, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, se non sia il caso di adottare altre misure straordinarie e concrete, al fine di rendere più sicura la gestione ed il controllo dei siti di stoccaggio», sottolinea l’esponente del MoVimento 5 Stelle.

Buompane fa notare come, dopo aver ascoltato la risposta del Sottosegretario Micillo «ci sia stato un effettivo e forte calo dei roghi dopo le misure adottate dal Governo, ma noi non festeggiamo: festeggeremo quando non ce ne sarà nemmeno uno. Come ha ricordato il Sottosegretario Micillo, negli ultimi mesi sono aumentati i controlli, e quasi il 50 per cento delle aziende controllate sono state sequestrate per violazione delle norme sui rifiuti. Nell’area delle province di Napoli e Caserta, caratterizzate da sversamenti e incendi, gli interventi di spegnimento dei vigili del fuoco sono passati da 1.978 a 1.511 nello scorso anno, con un calo di quasi il 25 per cento. È un trend confermato dagli interventi dei vigili del fuoco. Ma non bisogna abbassare la guardia. Occorre implementare al più presto politiche di gestione dei rifiuti. L’Italia, per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti, rimane uno dei pochi Paesi industrializzati in cui la gestione viene regolata soprattutto attraverso lo smaltimento in discariche. Vi sono troppe differenze tra nord e centro-sud del Paese. Mentre vediamo che al nord già da tempo vengono raggiunti alti livelli di raccolta differenziata, al centro-sud, non avendo un valido sistema organizzato per questo tipo di raccolta, tutti i rifiuti prodotti vengono smaltiti in discariche, tra l’altro, provvisorie, insufficienti e a rischio. A tal proposito, registro proprio con favore anche la chiara politica dell’Esecutivo, ribadita in questa sede, di abbandonare l’epoca degli inceneritori. Ciò è confermato nell’ultima legge di Bilancio, laddove è stata soppressa l’autorizzazione di spesa recante l’onere per l’affitto del termovalorizzatore di Acerra, da anni a carico del Ministero dell’Ambiente. Parliamo di un risparmio di circa 120 milioni di euro che saranno utilizzati per le bonifiche della regione Campania».

«La linea del MoVimento 5 Stelle, in tema di gestione dei rifiuti, storicamente cristallizzata, è chiara: superare il concetto di rifiuto e passare a quello di materiale post consumo. Attivare un’economia circolare, già approvata a livello europeo, creerà le condizioni per coinvolgere l’imprenditoria, quella sana, dei nostri territori, ed eliminerà in nuce i roghi. Interessi economici e politici in questi anni hanno fatto sì che la gestione dello smaltimento rifiuti finisse nelle mani della criminalità organizzata. Sono certo che questo Governo avrà finalmente un’attenzione particolare per un’altra categoria di soggetti, coloro che non inquinano, i cittadini che subiscono da troppo tempo ormai un vero e proprio attacco alla salute pubblica. Chi non inquina è stanco del vecchio approccio politico all’emergenza roghi, è stanco di sentirsi dire di non uscire di casa, di chiudere bene la finestra, di lavare bene la frutta e la verdura prima di mangiarla. Chi non inquina non vuole questo, si aspetta dall’attuale Governo la tutela dell’ambiente, la prevenzione, la rassicurazione che non si andranno ad affrontare semplicemente gli effetti nefasti di questi atti criminali, ma si andrà alle loro cause e le si elimineranno. Sono certo che questo Governo esaudirà le legittime e sacrosante aspettative di queste persone; lo dobbiamo ai nostri figli», conclude Buompane.

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