Aversa. A febbraio la presentazione del volume ‘Le stagioni di Niccolò Jommelli’

Sarà la presentazione del volume “Le stagioni di Niccolò Jommelli” a costituire l’anteprima del Festival Jommelli Cimarosa terza edizione.

Venerdì 1 Febbraio alla ore 18.30 presso la sala auditorium di Casa Cimarosa, l’Assessorato alla Cultura di Aversa in collaborazione con il Conservatorio San Pietro a Majella, presenteranno questo importantissimo lavoro musicologico e biografico sul compositore aversano, curato da Maira Ida Biggi, Francesco Cotticelli, Paologiovanni Maione e Iskrena Yordanova. A portare i saluti saranno il sindaco Domenico De Cristofaro, Maria Luisa Chirico dell’Università della Campania “Vanvitelli” Federica Castaldo della Fondazione “Pietà de’ Turchini- Centro di Musica Antica e Giuseppe Lettieri, direttore artistico del Festival Jommelli Cimarosa. I relatori moderati dalla musicologa Marta Columbro, vicedirettore del Conservatorio San Pietro a Majella saranno Sergio Durante dell’Università degli Studi di Padova e Gerardo Guccini, Alma Mater Studiorum- Università di Bologna.

Ad intervallare gli interventi degli illustri relatori ci saranno degli intermezzi musicali, con brani dal repertorio di Jommelli, Cimarosa ed Andreozzi, affidati al flautista Fabio Di Lella e alla pianista Maria Teresa Roncone. “Un importante appuntamento- dichiara il sindaco De Cristofaro- che porta ad Aversa alcuni tra i massimi studiosi del nostro illustre concittadino. Lo scorso anno io con la mia Amministrazione ed il direttore artistico Giuseppe Lettieri, abbiamo voluto legare tutti gli eventi intorno alla figura di Cimarosa e al recupero della sua casa natale. Avevo promesso il giorno dopo la mia elezione a primo cittadino davanti a quello che il degrado e l’abbandono aveva reso un rudere di cui vergognarsi che l’avremmo recuperato. E così è stato. In due anni Casa Cimarosa è stata restituita alla città ed ora sarà al centro di tante iniziative legate alla Musica, e agli illustri compositori a cui Aversa ha dato i natali”.

L’evento aversano, sarà anticipato, il giorno prima, con gli stessi interventi, proprio al prestigioso Conservatorio di San Pietro a Majella, dove ad accogliere gli ospiti ci sarà anche il direttore Carmine Santaniello, l’anno scorso più volte presente tra il pubblico ai concerti proposti dal Festival aversano.

Siamo riusciti nell’obiettivo di celebrare, con continuità, attraverso concerti, mostre e convegni– dichiara entusiasta l’assessore alla cultura Alfonso Olivai nostri illustri compositori. Casa Cimarosa sta già dimostrando, dopo il Cimarosa Open House, di essere un punto di riferimento per la cultura e l’arte, non solo a livello locale, ma anche nazionale, e tra qualche mese internazionale. Un evento con il conservatorio napoletano, che ricordiamolo è una istituzione di livello mondiale, da tenere in Casa Cimarosa era impensabile soltanto due anni fa. L’omaggio a Jommelli, che prevede anche interventi musicali degli ottimi Maestri Di Lella e Roncone sarà anche l’anteprima della III edizione del Festival che porterà, tra qualche settimana, musicisti di livello internazionale ad Aversa. Ma non voglio ancora anticipare nulla sulla lunga kermesse che si concluderà a fine giugno, concentrando l’attenzione sull’importante appuntamento culturale e musicale del primo febbraio, invitando la cittadinanza a partecipare”.

L’importante volume su Niccolò Jommelli pubblicato dalla Turchini edizioni è il consuntivo di una fitta stagione di celebrazioni tenutesi nel 2014, nell’occasione del tricentenario della nascita dell’insigne musicista, che da Aversa e Napoli conquistò con la sua musica l’Europa intera. Fu a più riprese ingaggiato presso le maggiori piazze del tempo e le grandi corti, con tappe significative a Venezia, Madrid, Bologna, Torino, Lisbona e Vienna, città nella quale approdò anche grazie all’appoggio del poeta cesareo Metastasio, che ne apprezzava il talento e le alti doti compositive. Negli anni Cinquanta assunse l’incarico di Oberkapellmeister presso il Duca del Württemberg a Stoccarda, iniziando un percorso drammaturgico che lo inserì di diritto nel novero di coloro che determinarono la riforma della scena musicale della seconda metà del secolo. Fece ritorno ad Aversa, dopo un breve soggiorno napoletano, sul finire degli anni Sessanta e qui lo ammirò il giovane Mozart. Morì nel 1774.

Tra concerti e convegni a Lisbona, Venezia, Napoli, le oltre mille pagine di studi sul compositore e la sua epoca sono il frutto della collaborazione delle Università della Campania, del Comune di Aversa, della Fondazione “Pietà de’ Turchini” – Centro di Musica Antica, del Conservatorio di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, della Fondazione “Giorgio Cini” di Venezia e del Centro di Studi “Divino Sospiro” di Lisbona

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Redazione

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