Aversa. Addio alla Volleyball Aversa: titolo ceduto a Piacenza

La città normanna dice addio alla Volleyball Aversa di Sergio Di Meo. Si chiude così un altro capitolo della famiglia Di Meo nella pallavolo aversana. Dopo i successi con Rolando Di Meo, era toccato al figlio Sergio, negli ultimi anni, conquistare tanti traguardi iniziati circa 5 anni fa dalla B2 e culminata nelle ultime due stagioni di A2. Non sono bastati ottimi allenatori, giovani di qualità, player di elevata caratura che hanno reso grandi cavalcate, un PalaJacazzi pieno, le gioie delle vittorie sulle storiche blasonate a continuare quello iniziato nel 2013/14 quando lo stesso Di Meo prese le redini della squadra dopo la promozione dalla Serie C per opera di Fabio Francese ed Andrea De Angelis, rispettivamente capitano e presidente del Volleyball Aversa.

Non sono bastati ottimi allenatori, giovani di qualità e player di elevata caratura. Una decisione che al momento patron Di Meo non ne ha spiegato le motivazioni ma pronto a farlo, se vorrà nei prossimi giorni. Un progetto, quello della Volleyball Aversa, solido economicamente vista la presenza di sponsor, forse quello che è mancata maggiore attenzione da parte della cittadinanza. Si aggiunga anche la questione Palajacazzi che resterà inattivo per tutto l’anno interessato per i lavori di ristrutturazione in vista delle Universiadi 2019. Insomma mescolando questi problemi, il titolo finisce a Piacenza per dar vita alla Gas Sales Piacenza che prenderà lo slot lasciato libero dai normanni andando ad affrontare la stagione 2018/19 dell’A2. Per Di Meo però non si chiude la porta della pallavolo: pronto a diventare vicepresidente per Latina Volley in A1.

Un addio amaro. Un addio che sa di buio totale per la pallavolo che conta ad Aversa, senza togliere nulla alle piccole realtà. Dopo la Volleyball Aversa potrebbe scomparire anche la Romeo Normanna, che per poco ha sfiorato la promozione in A2 tant’è che molti aversani già pregustavano il derby facendo tornare in auge la storia: gli incontri tra “Falchi” ed i “Cuel”. Poi alla fusione di quest’ultime nacque la Virtus Aversa, società che ha militato per quasi un decennio nei campionati di serie A1 ed A2 giocando nell’ex Consorzio Canapa di via Filippo Saporito, storicamente chiamato “Capannone”, il tempio della pallavolo oggi dismesso ma da sempre considerato casa degli sportivi normanni. La fusione tra “Falchi” e Cuel” avvenuta nel 1974 consentì l’unione delle forze sportive con la creazione di una squadra tanto forte da conquistare appena un anno dopo, il 22 aprile del 1975,  la promozione in serie A1.

Per la Romeo Normanna, nata nell’ottobre 2016, dopo aver conquistato la promozione dalla C alla B1, a giugno vedeva la serie A2, un sogno che si è fermato però nella finale promozione, in gara 3, contro Lamezia. Un salto di categoria che non c’è stato ma pronta ad un ripescaggio in A2 sfumato nelle ultime ore. In forse anche la partecipazione in B2 dopo il forfait di un main sponsor locale. Insomma Aversa rischia scomparire dal panorama del volley maschile nazionale.

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Redazione

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