Caso Spada, Criscuolo: “L’aggravante mafiosa e censimento non valgono un giorno dei cento di Pannella ad Ostia”

“La condanna a Spada è un segnale di guerra al clan Casamonica da parte della magistratura che speriamo almeno assegni la scorta al giornalista preso a capocciate. Un episodio in cui l’aggravante mafiosa sembra un pò esagerata per molti difensori ma non per i pubblici ministeri. La politica propagandistica del ministro dell’Interno che offusca il primo ministro sembra voler criticare la mancanza di una legge sul censimento dei Rom soprattutto per porre l’accento sui famosi Rom italiani: i Casamonica. Il problema è che anche se la soluzione possa essere condivisa è il metodo che non è ispirato al rispetto dei principi costituzionali o delle leggi nazionali. La differenze è il metodo sempre”. Lo dichiara Rosa Criscuolo, esponente campana dei Radicali Italiani.

“Correva l’anno 1992 quando ad Ostia, Pannella fu chiamato a reggere il governo locale. ‘Sul territorio dell’Infernetto, ed a partire da esso– si legge in un suo comunicato stampa del 27 ottobre di quell’anno- stiamo snidando situazioni letteralmente mafiose tentando di tornare ad un minimo di rispetto della legge e della ragionevolezza, dell’onestà intellettuale e della responsabilità sociale e solidale’. ‘Sul litorale romano – dichiarò in quegli stessi giorni a Radio Radicale – c’è una organizzazione malavitosa che ha il controllo del territorio e di cantiere selvaggio. Una forma di economia sviluppatasi anche grazie al comportamento omissivo della magistratura che non ha saputo adoperare l’arma della sanzione’. Insomma un sistema radicato e strutturato che si alimenta anche dell’omertà, giustificata da una ‘politica omissiva, concausa del disastro, che vanifica la opera delle polizie, dei vigili, dell’Amministrazione, del Consiglio’. Pannella rilanciò con l’utilizzo delle ruspe abbattendo gli immobili illegali e chiedendo addirittura l’intervento dell’esercito e non solo, chiedeva l’autonomia di Ostia. Fu il primo caso in Italia in cui si applicò l’articolo 4 della 47/85 sul condono edilizio accendendo durissime reazioni degli abusivi con tafferugli, cariche della polizia e denunce. La magistratura sospese le operazioni di abbattimento ‘per motivi di ordine pubblico’. Potremmo scrivere per ora parlando di quella esperienza politica unico, ci vorrebbe uno speciale in cui emergerebbero crepe della magistratura e della politica. Nel 2018 la politica dimostrativa della magistratura che applica l’aggravante mafiosa a Spada e quella di Salvini di stampo razzista fanno sorridere chi era pronto ad usare le ruspe mettendosi contro un sistema e facendo emergere il ‘grande difetto italiano'”.

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Redazione

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