Sanità, Romano: “Sud indietro nella tutela salute. Urgente nuovo welfare sociale e sanitario”

“Nell’area metropolitana di Napoli si vive 4 anni in meno rispetto al Norde circa 7 anni in meno rispetto all’area più avanzata d’Europa. In Italia si muore meno per tumori e malattie croniche dove la prevenzione funziona, principalmente nelle regioni settentrionali. All’opposto al Sud, dove la mortalità è maggiore dal 5 al 28%. È ciò che emerge dal XVRapporto Osserva Salute dell’Università Cattolica di Roma”, dichiara Lucio Romano, medico e senatore della Repubblica nella scorsa Legislatura, promotore e relatore in Senato dell’Indagine conoscitiva su inquinamento e tumori, approvata recentemente e che, peraltro, ha già evidenziato criticità assistenziali e negli screening di prevenzione.

“Significativo è l’indice di sopravvivenza per tumori: nel Centro-Nord è omogenea per tutte le tipologie di tumori esaminati – con una maggiore uniformità per programmi di prevenzione e trattamenti – viceversa al Sud e nelle Isole risulta generalmente inferiore alla media”, continua Romano.

“Diversi fattori incidono. Da tempo la tutela della salute non sembra più essere un diritto fondamentale, costituzionalmente riconosciuto, di ogni cittadino. Il passaggio dal Servizio Sanitario Nazionale ai Servizi Sanitari Regionali ha determinato disuguaglianze e disparità nelle offerte socio-sanitarie, che vari studi accreditati hanno evidenziato. È, pertanto, urgente una nuova strategia nazionale di welfare sociale e sanitario per dare risposte efficaci e non differibili, soprattutto per l’Italia meridionale.Necessita riequilibrare il riparto del Fondo Sanitario Nazionale, impostandolo sugli effettivi bisogni di salute e recuperando qualità gestionale e operativa del sistema”, conclude Lucio Romano.

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Redazione

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