Donne e caporalato, la denuncia SINLAI, Lega della Terra, Associazione Evita Peron: ‘una piaga ancora sanguinante’

Inizia la campagna di sensibilizzazione “Donne e lavoro” organizzata dal Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani, Lega della Terra ed Associazione Evita Peron. Il primo tema evidenziato dalle tre associazioni satelliti del Movimento Politico Forza Nuova è il problema delle donne schiavizzate nelle campagne dai caporali.

“Nonostante il fenomeno sia presente ormai da decenni, non sembra che questo si stia arrestando ma, anzi, è ancora un problema vivo e che coinvolge migliaia di donne Italiane- a dichiararlo è Valerio Arenare, Responsabile nazionale del Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani. Nel mese di Settembre a San Ferdinando in Puglia, il SINLAI, insieme a Forza Nuova, hanno portato avanti diverse proteste contadine, tra cui uno sciopero del 1 settembre 2017, che ha visto scendere in piazza circa 1500 braccianti agricoli e che era stato organizzato proprio per chiedere dignità e sicurezza per i braccianti agricoli. D’altra parte – prosegue Arenare – che la situazione sia questa da decenni non deve meravigliare: le maggiori sigle sindacali e le associazioni di categoria sono chiaramente complici dello sfacelo della Nazione, sotto tutti i punti di vista”

“Lega della Terra da sempre denuncia la piaga del caporalato e la complicità delle associazioni di categoria e delle maggiori sigle sindacali che, specie sul tema del caporalato, nulla sanno fare se non qualche convegno e qualche comunicato stampa – aggiunge Federico Trotta, Presidente Lega della Terra -. La crisi economica, creata ad arte e studiata a tavolino, non potrà far altro che incentivare lo schiavismo e il crollo dei salari, ma anche dei diritti, dei lavoratori, specie di quelli agricoli. Se non si interviene in tempi rapidi – conclude Trotta – a causa anche dell’immigrazione di massa che certamente acutizza tutto ciò, ci troveremo in breve ad aver perso ogni diritto sul posto di lavoro.”

“Solo nella provincia di Brindisi, il 60% dei braccianti agricoli sono donne, il che la dice lunga sui falsi miti propugnati da certe ideologie “liberal” che ci vengono proposti da mezzo secolo ad oggi come se fossero il migliore dei mondi possibile – aggiunge Desideria Raggi, Responsabile nazionale dell’Associazione Evita Peron -. Mentre si è voluto per forza svilire il ruolo della donna nella famiglia, siamo arrivati al punto in cui la donna non ha tempo per i figli e deve lavorare, magari sotto ricatto dei caporali, per guadagnare quei due soldi in più che, col già minuto stipendio del marito, serviranno a costruirsi una famiglia e ad avere dei figli, oppure a poter provvedere al mantenimento degli stessi anche se, con le misere paghe che percepiscono, non riuscirebbero nemmeno a coprire la retta dell’asilo. Ecco – conclude la Raggi – a parole si è svilito il ruolo della donna nella famiglia, e coi fatti si è svilito anche nel mondo del lavoro: è ora che si cominci a ribaltare questa vergognosa situazione, anche a partire dallo sciopero del prossimo 1 settembre che anche noi sosteniamo”.

Le tre strutture sono intenzionate a proseguire la campagna “Donna e Lavoro” e, a tal proposito, presenteranno un documento a firma congiunta, presso l’ufficio del protocollo del ministero del lavoro, in cui chiederanno maggiori controlli nelle aziende agricole per cercare di arginare e prevenire il fenomeno “caporalato ” e, inoltre, pene più aspre per chi sfrutta il lavoro dei braccianti agricoli Italiani.

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Redazione

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