Aversa. “L’altra faccia dell’ospedale Moscati”: la lettera di un infermiere

“In seguito agli ultimi servizi giornalistici, che hanno raccontato di presunti episodi scabrosi accaduti nel nostro ospedale,ho chiesto di poter raccontare l’altra faccia del Moscati, ovvero quella che non fa notizia. Io sono un semplice infermiere e faccio parte del R.S.A. sindacato ‘Nursing up’ del Moscati di Aversa. Pertanto con i miei tanti colleghi ci siamo sentiti chiamati in causa e vorremmo evidenziare altri aspetti del Moscati. L’ospedale S.G. Moscati di Aversa è un piccolo presidio ospedaliero che gestisce una folta platea di cittadini provenienti dalla provincia di Napoli e dalla provincia di Caserta, numeri da capogiro rispetto ai sanitari in forza allo stesso ospedale. In primis il nostro pronto soccorso, punto nevralgico che ogni giorno gestisce e smista centinaia di persone che giungono ad ogni ora del giorno proprio qui, i colleghi medici, infermieri, tecnici ed O.S.S. con professionalità ed immane fatica svolgono un grande lavoro che purtroppo oltre a non essere gratificato economicamente quanto vale e per i rischi annessi, non è gratificante neanche moralmente, in quanto spesso i colleghi vengono aggrediti fisicamente o verbalmente da chi giunge per affidarsi alla nostra assistenza. Tutto ciò non accade solamente in pronto soccorso ma anche in pediatria (dove spesso gestiscono criticità pediatriche, pur non avendo un pronto soccorso pediatrico), medicina, UTIC, cardiologia, otorino, ortopedia, ginecologia, oncologia, psichiatria, gastroenterologia, urologia, chirurgia, sale operatorie, emodinamica (ultimo fiore all’occhiello del Moscati) ancora in amministrazione ed in direzione sanitaria, ognuno svolge il proprio lavoro al servizio del cittadino. Inoltre  è doveroso sottolineare che qui all’ospedale Moscati ogni giorno vengono salvate vite umane, tutto senza avere il giusto riconoscimento, spesso neanche un grazie. Pertanto oggi voglio ringraziare pubblicamente tutti i colleghi che spendono  ogni giorno in silenzio con umiltà e dedizione verso il lavoro ed il loro prossimo. Purtroppo vi sono diverse criticità già portate all’attenzione della direzione che auspichiamo vengano risolte quanto prima. Concludo dicendo che qui ci sono tante persone per bene, padri di famiglia onesti, pronti a denunciare le cose che non funzionano o che possono ledere il paziente o la sua salute, primo obiettivo del nostro sistema. Inoltre mi preme sottolineare che è necessario che cittadini e sanitari lottino e collaborino insieme per migliorare ed ampliare l’offerta dei servizi  presenti sul territorio che molto spesso salvano vite umane,anche dei nostri cari. Basta demagogia, costruiamo e pretendiamo una sanità  migliore per tutti.

Giancarlo Menale
Infermiere OSpedale ‘Moscati’ di Aversa

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Redazione

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