Emergono ulteriori dettagli circa l’allarme pedofili avvistati tra Succivo ed Orta di Atella

Allarme lanciato da numerosi cittadini e genitori dei due comuni atellani, dove da ore è scattata una caccia a due presunti pedofili, che hanno commesso atti anomali a danno di minori.

Un genitore sui social dopo aver scattato la foto dei due, che risultano essere due fratelli originari dell’avellinese, già noti alle forze dell’ordine per reati di pedofilia e tentata violenza sessuale, ha segnalato cercando di mettere in guardia gli altri genitori, del fatto che questi due soggetti Giuseppe e Pasquale scrivendo: “Già lo hanno fatto e li ho fatti arrestare perché erano nudi davanti alla bimba e lei a messo il giubbino addosso solo che adesso sono stati rilasciati e giustamente ha paura e dobbiamo stare in allerta e passare voce”.

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I due da alcuni anni non davano più preoccupazione, poiché erano sotto controllo dei servizi sociali, dicono, per gravi disturbi mentali, ora però sono ricomparsi, suscitando ansia in tutti i cittadini. I due agiscono sempre in questo periodo dell’anno, vale a dire in estate. Infatti ad agosto 2009  i due fratelli all’epoca di 30 e 26 anni (oggi 38 e 34 anni) originari dell’avellinese, ma residenti a Orta di Atella, furono arrestati dai carabinieri del reparto territoriale di Aversa, con l’accusa di atti sessuali contro minori e tentata violenza sessuale furono rinchiusi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nei primi giorni di agosto, in diverse occasioni, i due avevano scattato fotografie con il telefono cellulare a due bambini di cinque e sette anni mentre facevano il bagno nella piscina condominiale e si masturbavano davanti a loro, fino a quando la madre dei piccoli ha deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri. Gli uomini dell’Arma, a seguito alla denuncia, perquisirono la casa dei due. Durante la perquisizione nel loro appartamento, i militari avevano rinvenuto materiale video pornografico, oltre ad orecchini ed alcuni fermagli per capelli che, secondo gli inquirenti, sarebbero dovuti servire per adescare minorenni.

Ora però non risulta ancora una denuncia ufficiale a loro carico per i fatti segnalati sui social, anche se pare che i militari della Compagnia di Marcianise, competenti territorialmente, stiano monitorando la situazione ma senza una denuncia non possono fermarli. Vi terremo aggiornati sugli eventuali sviluppi.

Christian de Angelis

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Redazione

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