Cesa. Raccolta rifiuti, Flaica Cub: “Condanniamo gesti antisindacali della DHI”

Nella mattinata odierna è stato richiesto l’avvio della procedura di raffreddamento e proclamato lo stato di agitazione di tutte le maestranze del cantiere dei Servizi Ambientali del Comune di Cesa a causa del mancato pagamento della quattordicesima mensilità ma anche per segnalare la reiterata violazione delle normative sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Non possiamo più tollerare che gli operatori ecologici di Cesa debbano recarsi a Teverola per timbrare la presenza, oltretutto in uno spiazzale improvvisato a luogo di lavoro, privo di servizi igienici, spogliatoi, ecc… La DHI S.P.A. si “diverte” a giocare con la corrispondenza sindacale, prendendo tempo, raggirandone i contenuti e beffeggiando le legittime rivendicazioni poste dalla FLAICA CUB Caserta.

Ci siamo stancati di scrivere fiumi di lettere. Il personale si sente preso in giro. Ora abbiamo fatto appello al Prefetto Dott. Raffaele Ruberto affinché prenda una posizione netta e di responsabilità. Noi non stiamo chiedendo la luna. Pretendiamo solo che tutti rispettino le norme e le regole. Chi è autorizzato a gestire un servizio di pubblica utilità come azienda deve farlo rispettando tutti gli interlocutori, anche se ritenuti scomodi, probabilmente. Sono mesi che contestiamo trattamenti differenziati del personale, privilegi ingiustificati, privazioni del diritto alla rappresentanza sindacale, scarsa trasparenza sui provvedimenti di assegnazione degli incarichi, inadeguatezze strutturali in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro ecc…

E la Società DHI che fa? Si chiude nelle stanze solo con alcune Organizzazioni Sindacali, non capisce le note sindacali o, ancor peggio, ne elude i contenuti. Ora basta siamo stufi di questa gestione. E siamo stufi di trovare illogicità e arbitrarietà nelle procedure adottate dalla DHI. L’Amministratore Unico saprà che ai sensi della D.lgs.81/08 è “Datore di Lavoro” ed è responsabile della Salute e Sicurezza dei lavoratori? Anche su questo abbiamo forti dubbi”.

“Non è mai successo che un’azienda si sia negato al confronto con la FLAICA CUB. Certo è che se non vuole parlare con NOI, qualche motivo ci sarà. Dovrà nascondere qualcosa? Teme che qualcuno possa fare notare le evidenze?? Bisognerebbe chiederglielo… Insomma, se oggi abbiamo lanciato un allarme sulla sua condotta è solo perché la DHI non vuole aprirsi alla trasparenza e al dialogo.

D’altronde cosa possiamo aspettarci da un’azienda che non rispetta nemmeno gli obblighi contrattuali previsti dagli affidamenti conferiti dalle Amministrazioni Comunali? “Dipendenti che vengono spostati da un cantiere all’altro producendo esuberi ed assunzioni sospette”

È evidente che quando i nostri interlocutori non ci ascoltano o fanno finta di niente, siamo costretti ad interessare le Istituzioni preposte. Noi siamo per il diritto, per le regole. Ci aspettiamo che anche l’azienda ci confermi che la pensa come NOI. “L’auspicio è quello che il Prefetto di Caserta convochi quanto prima un tavolo per esaminare e risolvere le questioni”.

Flaica Cub Caserta


Prefettura di Caserta
c.a. Ill.mo Prefetto Dott. R. Ruberto

Spett.le Comune di Cesa
c.a. Sindaco Dott. V. Guida

Spett.le DHI – Di Nardi Holding Industriale S.P.A.

E, p.c. Alla Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali

Oggetto: Cantiere Servizi Ambientali Comune di Cesa – Inosservanza D.lgs. 81/2008 e ss.mm.ii -Richiesta avvio procedura di raffreddamento art. 2 comma 2 legge 146/90 e ss.mm.ii. -Proclamazione Stato di Agitazione;

La F.L.A.I.C.A. C.U.B., censura la mancanza di un idoneo luogo destinato ad Ambiente di Lavoro per i lavoratori addetti ai servizi di Igiene Ambientale del Comune di Cesa, difatti risultano inadeguati e insufficienti i servizi igienici a disposizione forniti dall’azienda ai lavoratori, i quali sono costretti a recarsi quotidianamente presso il cantiere improvvisato nel territorio Comunale di Teverola, inoltre la scrivente O.S. lamenta la mancata fornitura di abiti da lavoro estivi, le visite mediche periodiche, corsi di formazione ed informazione obbligatori ecc…
Considerato che il capitolo di spesa destinato alla Sicurezza sul Lavoro è regolato per legge, che ne ha reso obbligatoria la previsione nei capitolati d’appalto escludendo qualsiasi negoziato, la scrivente O.S. ritiene che la violazione sia divenuta del tutto insostenibile, ciò nonostante si rappresenta inoltre che, allo stato attuale, l’azienda non ha corrisposto neppure la quattordicesima mensilità.
Pertanto, sulla scorta di quanto sopra descritto con la presente si formula la formale richiesta di avvio della procedura di raffreddamento, ai sensi dell’art. 2, comma 2, di cui alla legge 146/90 e ss.mm.ii. e proclamato lo stato di agitazione delle maestranze impiegate nel cantiere dei Servizi Ambientali del Comune di Cesa.
Resta inteso che le maestranze nel periodo di agitazione si atterranno scrupolosamente allo svolgimento delle proprie mansioni nel rispetto delle norme previste dal codice della strada, nonché delle normative vigenti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Distinti saluti.

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