Promozione. Albanova, il dg Vitale fotografa il campionato: “Migliorati rosa e parco under”

Archiviate le festività natalizie, nel prossimo weekend scatta il girone di ritorno del campionato di Promozione. Il dg dell’Albanova Calcio Giuseppe Vitale fa uno screening del torneo ed in particolare sulle operazioni di mercato e sulle forze in gioco nella lotta promozione.

Direttore, come si presenterà l’Albanova alla ripresa del campionato? “Questo lo sapremo soltanto al termine della gara contro la Maceratese. Il risultato ci dirà se durante questa pausa natalizia abbiamo operato bene oppure no. Sicuramente mister Sanchez e il suo staff hanno lavorato intensamente e programmato al meglio i lavori, ma il rischio che qualche calciatore si sia lasciato andare c’è sempre: ovviamente noi come società ci aspettiamo che la professionalità dei nostri tesserati abbia prevalso sulla superficialità riscontrabile in chi non è ancora mentalizzato, tipica degli under, oppure di chi ritiene di avere sufficiente esperienza e inavvertitamente – sottolineo inavvertitamente – si “gestisce”, concedendosi qualche pausa. In entrambi i casi, tali mancanze costituirebbero un vero e proprio attentato al lavoro eccellente dell’allenatore, che da par suo tiene salde le redini dello spogliatoio per tenere tutti sulla corda”.

Qualche riferimento in particolare? “Nessuno. Ripeto ,il campo sarà giudice. Il lavoro paga. A tal proposito mi piace fare due esempi: Diego Sacco e Gianluca Maraolo. Il primo da quando abbiamo cominciato la stagione non ha mai saltato un allenamento e non ha mai fatto un ritardo, dimostrandosi vero leader in campo e fuori; il secondo – classe ’98 – l’ho incrociato per puro caso il giorno 26 dicembre e alle 19 stava facendo allenamento. Mi domando quanti sono gli under che abbiano avuto la forza di fare un allenamento supplementare per smaltire gli eccessi del Natale. Pochi, o forse nessuno. Per raggiungere l’obiettivo prefissato, l’ambizione e/o le doti naturali da sole non bastano. Ci vuole tanta forza di volontà e sacrificio. La differenza sta tutta lì. Questa è la mentalità che noi vogliamo dai nostri tesserati”.

Albanova, Casoria, Cicciano,Villa Literno, Maddalonese e Forza e Coraggio: chi di queste ha maggiori possibilità di vincere il campionato? “Tutte. Senza distinzione. Comincia un nuovo campionato e la forbice che divide la prima dalla sesta è davvero irrisoria. Volendo fare una breve analisi, personalmente il Cicciano resta ancora la favorita: ha cambiato poco, è una società abituata a certi campionati ed ha un allenatore cresciuto in casa. Resta da vedere come verranno gestiti i momenti di difficoltà: la piazza è calda e non sempre aiuta. Il Casoria ha fatto investimenti notevoli e con grandi sacrifici ha attrezzato una rosa costosissima e – giustamente – i dirigenti sono convinti di poter vincere il campionato: via Allocca ha preso Loffredo, ha potenziato il parco under e con Capogrosso, Eligibile e Castiello ha senz’altro rinforzato tutti i reparti. Mi domando quanto bravo dovrà essere mister La Manna che si troverà a dover gestire tanti ottimi calciatori abituati a essere titolari sempre, ma che gioco forza si troveranno spesso e volentieri in panchina. Certo, meglio averne di problemi di abbondanza, ma ci vorrà una forte personalità dell’allenatore che negli ultimi due anni ha allenato in Prima Categoria: anche la dirigenza dovrà essere brava ad aiutare l’allenatore quando e se ci saranno i primi mugugni. Cambiando molto dovranno trovare in fretta nuovi equilibri. Su questa falsariga si insinua anche il Villa Literno, che ha fatto le cose in grande: la società non ha badato a spese e ha consegnato a mister Cottuno una rosa forte e competitiva. Anche qui i rischi sono relativi alla gestione della rosa da parte del tecnico: un conto è lottare per non retrocedere, altro è competere per vincere quando la proprietà ti ha consegnato un’auto potente chiavi in mano. Bisogna avere guida e nervi saldi, non solo da parte dell’allenatore, ma anche da parte di chi ha messo il carburante per arrivare al traguardo ambito. La Maddalonese si è rinforzata moltissimo e si è affidata a mister Sannazzaro, un allenatore bravo ed esperto che vanta importante esperienza. La voglia di recuperare terreno perso troppo velocemente potrebbe però mettere sotto pressione squadra e staff, dal momento che il presidente Aveta vorrà allontanare lo spettro della stagione scorsa, quando tanti sacrifici non furono ripagati a dovere. Non vanno dimenticate Forza e Coraggio, Goti e Olimpia Casalnuovo, squadra giovane che si è rinforzata con Allocca, Imparato ed Infante. Quest’ultima potrebbe fare molto di più se mister Formicola, piuttosto che lamentarsi degli arbitri ogni qual volta parla, si concentrasse solo sul lavoro del campo. Dovrebbe sapere che la lagna continua dei torti arbitrali non fa altro che fornire un alibi ai propri calciatori, con il risultato che alla prossima partita si troverà sempre un colpevole diverso, senza mai ammettere le proprie negligenze”.

L’Albanova? “Abbiamo rinforzato la rosa, sono andati via esuberi e chi non ha reso secondo le aspettative. La squadra è unita e si vedono i progressi fatti dalla squadra sotto il profilo psico-fisico-tecnico-tattico. Il lavoro fatto da mister Sanchez e dal suo staff è evidente. Siamo uniti e ce la giocheremo con tutti. L’obiettivo resta quello del miglior posizionamento playoff”.

Spasiano è stato l’ultimo arrivo in casa Albanova: il mercato è virtualmente chiuso? “Sicuramente, ma solo ed esclusivamente per ciò che concerne la stagione in corso. Più in generale il mercato delle squadre di calcio non si può definire mai chiuso, perché bisogna costantemente monitorare tutti i profili di calciatori che possono tornare utili alla società, quali ad esempio giovani di valore. Quest’anno siamo letteralmente partiti ad handicap e solo adesso possiamo dire di aver costruito un parco under che almeno numericamente può garantire al tecnico di avere adeguate soluzioni. Non dimentichiamo che gran parte di stagione è stata affrontata con soli tre ragazzini provenienti dalla scuola calcio più due fratelli di cui un classe 2000. Oggi di questi è rimasto il solo Paduano, classe ’99. In ogni caso, come detto, oggi siamo molto più coperti”.

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