SMCV. Consiglio comunale aperto questione rifiuti, M5S: “Partecipazione non massiccia”

Lunedì 17 ottobre si è tenuto a Santa Maria Capua Vetere il consiglio comunale che prevedeva un importante ordine del giorno: la tematica dei rifiuti, degli sversamenti abusivi e dei roghi.

Nel corso dei mesi estivi avevamo ricevuto come Movimento 5 Stelle tantissime segnalazioni da cittadini che si lamentavano per gli insopportabili e nauseabondi effluvi e per i continui appiccamenti di roghi volti a smaltire in maniera illegale sversamenti di ogni genere; sono sorti comitati che hanno raccolto firme per esposti alla Procura volti a chiedere un controllo soprattutto sull’attività dello STIR; diversi consiglieri della maggioranza e della minoranza si sono recati ai banchetti per dare la loro adesione all’iniziativa. Molti cittadini chiedevano con insistenza un consiglio comunale aperto sulla tematica.

Alla ripresa delle attività politiche, siamo giunti ad un accordo, considerata anche la necessità di almeno 5 consiglieri, con gli altri componenti della minoranza per chiedere un consiglio urgente ed aperto, accordo che ha consentito l’inserimento dell’ordine del giorno e la possibilità per i cittadini di intervenire.

Purtroppo la partecipazione non è stata massiccia come avrebbe richiesto l’argomento e come ci si aspettava dopo tante iniziative e lamentele sui social, a riprova del fatto che tanta strada occorre ancora fare affinché ci sia maggiore coscienza civica. La seduta è stata comunque importante e storica in quanto ha visto per la prima volta una convergenza di intenti tra le diverse parti in gioco.

Come consiglieri del Movimento esprimiamo infatti grande soddisfazione per un risultato storico ed inedito per la politica cittadina: l’accoglimento all’unanimità da parte della maggioranza della proposta delle opposizioni e l’impegno da parte del Sindaco di attuare tutti i punti di intervento evidenziati che vanno dall’indicazione di requisiti indispensabili ed imprescindibili per l’affidamento del servizio rifiuti in vista della prossima gara (rimozione dei rifiuti da sversamenti, potenziamento dell’isola ecologica, incremento della raccolta differenziata) alla creazione di una task force permanente che si attivi, rispettando un cronoprogramma per effettuare prevenzione (sorveglianza dei siti più a rischio attraverso telecamere, droni e guardie ambientali), informazione tra i cittadini (a partire dai più piccoli) sui vantaggi economici ed ambientali di una corretta e spinta raccolta differenziata e soprattutto l’attuazione di un costante ed attento monitoraggio dei dati di inquinamento ambientale. Non dovrà più accadere che nel corso di un consiglio comunale vengano resi noti dati dell’ARPAC risalenti all’anno 2015 ed attestanti una situazione allarmante, sia per il livello di inquinamento che per lo sforamento del numero di giorni consentito, senza che l’amministrazione (Ufficio Ambiente) ne sia stata messa a conoscenza o si sia attivata per farlo presso gli organismi competenti. In sostanza occorre realizzare un lavoro congiunto ed organizzato al quale anche le forze di minoranza daranno il proprio contributo, come già si sta facendo con il progetto da noi presentato in commissione ambiente, i cui punti salienti sono stati inclusi nell’ordine del giorno votato all’unanimità.

Sappiamo che già negli anni 2012 e 2013 erano state intraprese analoghe iniziative in concomitanza con una recrudescenza del problema e conseguente allarme della cittadinanza, ma siamo fiduciosi che questa volta sarà diverso, che ai bei discorsi faranno seguito gli impegni concreti e costanti ed un continuo monitoraggio dei risultati ottenuti, per poter raggiungere l’obiettivo della salvaguardia della salute e dell’ambiente, obiettivo che non può che vedere al lavoro tutti, amministrazione, opposizioni, associazioni e semplici cittadini.

Intanto prosegue l’impegno del M5S col sopralluogo allo STIR effettuato martedì scorso 18 ottobre dal consigliere portavoce Giovanni Rossi accompagnato da due attivisti del gruppo “Ambiente e Roghi Tossici” istituito all’interno del Movimento e già al lavoro da diverso tempo a fianco del consigliere. In ragione delle ultime notizie è stato verificato in prima battuta che nel ciclo lavorativo non sussiste alcun tipo di combustione per cui il dato dello sforamento della concentrazione delle polveri sottili necessita di ulteriori approfondimenti da parte di tecnici specializzati, ARPAC in primo luogo. Al fine di concentrare l’attenzione sulle criticità che determinano i cattivi odori che la popolazione avverte con punte in determinati periodi della settimana, a questa prima visita esplorativa ne seguiranno altre, vista la disponibilità e lo spirito di collaborazione mostrato dal direttore dell’impianto.

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Redazione

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