Caporalato, Camera approva la nuova legge. Carloni: “E’ un giorno di civiltà”

“Oggi è un giorno di civiltà, e come tale dovrebbe essere salutato da tutte le forze politiche”. Così Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico, commenta l’approvazione della nuova legge di contrasto al caporalato, di cui è stata presentatrice con un intervento in aula.

“I fatti dei giorni scorsi, che hanno visto la Procura di Prato sgominare un sistema di caporali fra Toscana, Umbria ed Emilia Romagna, dimostrano come ormai il caporalato non rappresenti più un fenomeno confinato alle regioni meridionali. Questo rendeva ancora più urgente ed attuale tale legge, forse troppo a lungo attesa”, continua la Carloni. “Il testo è una felice sintesi delle tante proposte di legge arrivate da più parti, compresa una a mia prima firma, presentata pochi mesi fa”.

Secondo la deputata campana del PD, “la discussione è stata articolata, ed è un bene che si sia deciso di procedere con l’approvazione, forzando un pò i tempi, ma assicurando così che gli strumenti legislativi che questo testo mette a disposizione delle forze dell’ordine siano attivi in concomitanza con le imminenti raccolte di frutta e verdura stagionali”.

“Del resto”, continua la Carloni, “questa legge è stata lungamente attesa e dibattuta, fin dai tempi di Peppino Vignola, deputato del PCI che fu il primo a denunciare nell’aula della Camera, nel lontano 1979, come il caporalato si estendesse anche al settore dell’autotrasporto. A lui, scomparso pochi giorni fa, andrebbe dedicata tale vittoria”.

“Tuttavia, il quadro non è ancora completo”, aggiunge l’onorevole PD. “Molto resta ancora da fare. Il contrasto al caporalato chiama altre problematiche, come il fenomeno migratorio, che fornisce manodopera sfruttata illegalmente, oppure il controllo della filiera della logistica. Infine, il caporalato necessita di venditori al dettaglio costretti e/o conniventi, nonché di accesso ai mercati locali. In questo campo, sono necessarie azioni di contrasto al racket e maggiori controlli sulle concessioni nei mercati”.

“Oggi però”, conclude Anna Maria Carloni, “l’Italia conquista una legge di civiltà, tutelando quel che ha di più prezioso: la filiera dell’agroalimentare, che dev’essere buona come i suoi prodotti, e sana come i principi di tutela dei lavoratori che tante lotte hanno ispirato”.

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Redazione

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