Aversa. Villano a DeCri: “Primarie rafforza centrosinistra, lui candidato a ogni costo”‏

Se il centrosinistra oggi è una realtà forte, coesa e con serie chance di tornare al governo della città è proprio per la scelta fatta alle primarie dai responsabili della coalizione di centrosinistra di impedire che le primarie si trasformassero in una grande farsa, come quella vissuta  nel 2007 con i nostri avversari che si scelsero il candidato sindaco. E’ da quella scelta di grande coraggio che il vento è cambiato”. Lo dice il candidato sindaco del centrosinistra Marco Villano.

La scelta che De Cristofaro, sempre più a corto di argomentazioni su cui incentrare la campagna elettorale, critica ha delineato il campo del centrosinistra sottraendolo alle ingerenze di chi pensa, in virtù di un pacchetto di voti, di poter decretare la vittoria elettorale di uno schieramento o la sua fine anticipata.  E’ contro queste logiche che il centrosinistra ha delineato il proprio campo da gioco. E’ stata data una risposta politica a chi pensa di poter mercanteggiare la propria collocazione in virtù della propria forza elettorale. Devo sottolineare che, anche alla luce degli ultimi eventi e degli appoggi che stanno venendo a galla, questi si figli della vecchia politica, abbiamo dalla nostra parte una grande forza quella di esserci sottratti ai ricatti politici dei soliti noti. Quelli che ad ogni elezione cercano di ricollocarsi per continuare a gestire il potere. Quelli che una generazione giovane, non solo dal punto di vista anagrafico, vuole mandare definitivamente in soffitta perché pienamente responsabile dello stato in cui versa la città. Una città nel degrado, abbandonata e piegata su se stessa, in cui non esiste un senso di comunità”.

De Cristofaro, ancora una volta, parla per sentito dire e ignora che il Partito democratico all’unanimità, prima ancora di indire le primarie, mi aveva scelto come suo candidato. Le trattative sottobanco le ha fatte lui e continua a farle. Lo deduciamo dai suoi manifesti che compaiono sul cancello di un noto sindacato autonomo della sanità. Concludo, quindi, con un appello: si limitasse a parlare della sua parte politica perché mentre noi abbiamo portato 4500 elettori lui ha dovuto peregrinare tra Napoli, Marcianise, e Sant’Antimo pregando Caldoro, Zinzi e Cesaro pur di avere la candidatura a sindaco. Una candidatura forzata, anche a costo di mandare a casa il figlio, per la quale non ha esitato ad abbandonare  l’Udc e a spaccare  Forza Italia e il centrodestra”.

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