(FOTO) Aversa. I sacchi contenenti le schede elettorali caricate come ‘patate’


Incredibile quello che accade in città, se non lo vedessimo con i nostri occhi, non ci crederemmo. Da mesi come sapete, scriviamo su quanto avviene in città, in vista del voto di oggi. Ebbene dopo aver visto di tutto, l’ultima cosa che ci mancava era l’omessa sorveglianza delle schede elettorali, si avete capito bene.

Ieri pomeriggio, in un tranquillo quanto insolito pomeriggio, privo di folla, di politici e politicanti, in Piazza Municipio intorno alle 14:30 circa notiamo un furgoncino scuro, tipo Apecar, con il retro scoperto, sul quale venivano caricati numerosi bustoni bianchi, tipo telati con un nodo in cima. Fin quio nulla di strano o per lo meno nulla di preoccupante ma purtroppo non è così. Infatti, abbiamo documentato e verificato cosa stesse accadendo: abbiamo scoperto che in quei numerosi sacchi, vi erano le schede elettorali che oggi adopereremo per votare destinate ai 52 seggi elettorali. Lo scandalo consiste nel fatto che a detenere i sacconi per la consegna ad opera di 3 dipendenti comunali, forse LSU (uno adulto e due giovani) che caricavano come sacchi di patate le preziose schede, non vi era nessuno del comune e delle forze dell’ordine, in particolare la Polizia Municipale a controllare tale operazione.

Ma non finisce qui perchè, come da foto, uno dei tre pasudo dipendenti comunali ha caricato due di questi bustoni nel cofano posteriore della sua Fiat Panda Nera, come schede di tale importanza, con il pericolo del voto di scambio, in un territorio pericoloso come il nostro, viaggiano da sole, in un orario in cui le strade sono isolate e deserte e non vi è nessuno che controlla tali operazioni.

Chi scortava i detti operai durante la consegna delle preziosissime schede elettorali comprese le matite e i timbri per vidimare? Chi ci assicura a noi elettori che le schede siano tutte, chi deve e doveva vigilare? E se poi esce fuori che qualche candidato ha la scheda “ballerina” come la mettiamo? Tale situazione è di una gravità inaudita, anche perchè non si sa se dalle 15 di sabato alle 7 di domenica mattina vi era qualcuno a vigilare le schede nelle scuole. Ci si augura che il solerte Prefetto De Felice approfondisca ciò ma in tanto ora non siamo certi che tutto sia in regola e siano state seguite le corrette procedure. Che vergogna, povera Aversa!

Lidia de Angelis

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