Tentano di uccidere un loro connazionale, arrestati due fratelli tunisini

Nella serata di sabato, gli uomini della Squadra Volante e quelli della Polfer hanno interrotto una barbara aggressione perpetrata da due fratelli tunisini ai danni di un loro connazionale e della moglie italiana, che aveva disperatamente cercato di prendere le difese del marito.

La ferocia dei due fratelli si è scatenata in Piazza Vittorio Veneto, dove casualmente hanno incontrato l’altro nordafricano. Immediatamente, per motivi ancora non chiari, i due si sono diretti verso di lui e lo hanno colpito al capo con una bottiglia di vetro. Il maghrebino, tramortito, è caduto a terra ed a quel punto i fratelli hanno infierito nei suoi confronti. In particolare, hanno iniziato a prenderlo a calci praticamente in ogni parte del corpo, oltre che a ferirlo al capo, al volto e al petto con un taglierino che avevano al seguito.

A fare le spese della loro violenza, anche la moglie dell’aggredito, che ha tentato di difendere il coniuge ma che è stata anch’ella colpita ripetutamente e senza pietà. Soltanto l’arrivo pressoché immediato della Polizia ha evitato il peggio. Gli agenti, accolti dalle invettive e dagli insulti dei due nordafricani, che si sono scagliati persino contro di loro, sono difatti riusciti, seppure a fatica, a domarli e ad ammanettarli. All’esito della vicenda, il tunisino aggredito ha riportato traumi, fratture e lesioni in diverse regioni del corpo, con una prognosi complessiva di 40 giorni, ma non versa in pericolo di vita. Alla donna non è andata molto meglio, visto che, per le lesioni e le fratture subite, ha avuto ben 30 giorni di prognosi.

La Polizia, grazie ad alcune preziose testimonianze, ha ricostruito compiutamente l’accaduto, provvedendo inoltre al sequestro degli oggetti usati dai fratelli terribili nel corso dell’aggressione. I due – già gravati da precedenti per reati contro la persona, contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti – sono stati arrestati con la pesantissima accusa di tentato omicidio nei confronti del connazionale, oltre che di lesioni personali aggravate nei confronti della moglie. Su disposizione del PM di turno la Polizia li ha immediatamente associati al carcere di Capanne. Per i due tunisini, infine, una denuncia per resistenza ed oltraggio a P.U.

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Redazione

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